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VINCENZO II Gonzaga, settimo duca di Mantova

di Romolo Quazza - Enciclopedia Italiana (1937)
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VINCENZO II Gonzaga, settimo duca di Mantova

Romolo Quazza

Figlio di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici, nato nel 1594, terzo dei maschi, non pareva destinato, per questo fatto, al trono. Lontano dall'equilibrato buon senso del primogenito Francesco e dalle finezze intellettuali del secondogenito cardinale Ferdinando, ebbe una gioventù dissipatissima. Dopo l'assunzione di Ferdinando al trono ducale, vestì per breve tempo la porpora cardinalizia, concessagli da Paolo V (gennaio 1616). Ma innamoratosi di Isabella Gonzaga di Novellara, vedova del principe di Bozzolo, la sposò il 1° agosto dello stesso anno, sebbene avesse parecchi figli e fosse d'età matura. Cercò presto di ottenere dalla Sacra Rota lo scioglimento del matrimonio; ma interessi molteplici gravarono sull'andamento del lunghissimo processo. Quando Ferdinando venne a morte (ottobre 1626) senza lasciare eredi diretti, V., assunto al trono, sperò che la sua qualità di duca e l'opportunità di risolvere la questione della successione - problema politico grave per tutta l'Europa - gli potessero procurare vittoria nella causa. Ma l'infondatezza delle ragioni accampate e contrastanti pressioni politiche gl'impedirono di passare a nuove nozze, per le quali aveva già imbastito trattative. Negli ultimi mesi della sua vita, quando le malattie e la pinguedine facevano prevedere prossima la sua fine, s'intrecciarono intorno a lui innumerevoli trame per far prevalere l'uno o l'altro dei pretendenti alla successione. Dinnanzi alle mene della casa di Guastalla, aspirante al trono e appoggiata dalla Spagna, volse la sua protezione in favore di quella dei Nevers, e, poche ore prima della morte, fece celebrare le nozze della nipote Maria, figlia del duca Francesco, con Carlo duca di Rethel, figlio dell'erede designato, duca di Nevers, tentando con questo mezzo di evitare che si scatenasse la guerra per la successione. Ultimo duca della linea italiana dei Gonzaga, scontando la prodigalità dei predecessori, lasciò infausta memoria nella storia dell'arte per la vendita della celebre galleria di quadri.

Bibl.: come per Vincenzo I, in Torelli-Luzio, cit., e Quazza cit. In particolare, A. Luzio, La Galleria dei Gonzaga venduta all'Inghilterra nel 1627-1628, Milano 1913; G. Errante, Il processo per l'annullamento del matrimonio fra V. II duca di Mantova e donna Isabella Gonzaga di Novellara, in Arch. st. lombardo, 1917; R. Quazza, Mantova e Monferrato nella politica europea alla vigilia della guerra per la successione (1624-27), pubbl. dalla R. Acc. Virg. S. II. Miscellanea, n. 3, Mantova 1922.

Vedi anche
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Vocabolario
sèttimo
settimo sèttimo agg. num. ord. e s. m. [lat. septĭmus, der. di septem «sette»]. – 1. a. Che, in una sequenza o successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sette, cioè viene dopo altri sei (in cifre arabe 7°, in numeri...
duca
duca s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, con riferimento a Virgilio, che molte...
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