MARTINELLI, Vincenzo
Avventuriero e letterato, nato a Montecatini il 1° maggio 1702, morto a Firenze il 19 maggio 1785. Studiò giurisprudenza a Pisa; a Venezia, nel 1729, pubblicò una commedia, il Filizzio Medico: rna il suo spirito indocile lo trasse a una vita randagia e avventurosa in varie parti d'Europa.
Si stabilì a Londra nel 1748, e vi pubblicò nel 1752, l'Istoria critica della vita civile (ristampe e traduzione francese), che offre curiosi particolari sulla storia dei costumi, delle idee, della cultura del Settecento. Buon conoscitore della lingua italiana, il M. intese, prima del Baretti, a diffondere in Londra il culto dell'idioma e dei classici italiani. Le sue Lettere familiari e critiche (Londra 1758), scritte in stile facile e piano, se non elegante, sono piene di peregrine notizie. Nel 1762 il M. curò a Londra un'edizione del Decameron, corredata di osservazioni storiche e critiche su ciascuna novella. A lui appartiene la prima storia scritta in italiano dell'Inghilterra (Istoria d'Inghilterra, Londra 1770-73), storia che s'arresta a Giorgio I. Il M. abbandonò Londra per tornare in Toscana, dove pubblicò nel 1776 la Storia del governo d'Inghilterra e delle sue colonie d'India e nell'America Settentrionale, nella quale è chiaramente predetta la rivoluzione delle colonie inglesi. Il granduca Leopoldo gli assegnò una pensione.
Bibl.: A. Lombardi, Storia d. lett. it. n. sec. XVIII, Modena 1829, III, pp. 87-88; G. Ansaldi, Cenni biogr. di personaggi illustri di Pescia e dintorni, Pescia 1872, p. 386; F. F. Carloni, Gl'Italiani all'estero, Città di Castello 1888, II, i, p. 277; M. Landau, Geschichte der italienischen Litteratur im XVIII. Jahrhundert, Berlino 1899, p. 106 segg.; G. Natali, Il Settecento, Milano 1929, pp. 1117-18 e passim.