MIOTTI, Vincenzo. –
Nacque a Murano (Venezia) il 25 luglio 1712 da Daniele di Vincenzo e da Angela Licini di Benedetto, primo di tre fratelli e due sorelle, tutti battezzati nella parrocchia di residenza, S. Stefano di Murano: Alvise, Annunciata, un secondo Alvise (1° ag. 1717 - 4 luglio 1791), che ebbe discendenza, ed Elisabetta.
I Miotti, vetrai di condizione molto agiata, proprietari della fornace «All’insegna del Gesù», furono tra i pochi maestri a saper realizzare il procedimento della pasta vetraia detta «avventurina», o «stellaria», tra le più costose e raffinate mai prodotte. Tuttavia il M., nonostante alcune fonti ottocentesche, ingannate dalle omonimie della famiglia, affermino il contrario, non ebbe mai modo di occuparsi della gestione della fornace, che fu affidata al più giovane fratello Alvise (Zecchin, p. 78).
Il M., verosimilmente influenzato dalla famiglia della madre, nella quale erano diversi prelati, notai e uomini di cultura, intraprese la carriera ecclesiastica. Studiò presso il seminario patriarcale di S. Cipriano di Murano, la prestigiosa istituzione dei padri somaschi, eccellendo sia nelle lettere antiche – conosceva tutta l’opera di Orazio a memoria – sia in matematica, fisica e astronomia. Fu coetaneo e sodale di altri preti veneziani di simile formazione e interessi scientifici: Ludovico Zucconi, Valentino Ceccato, Giuseppe Maria Simone Canini. Frequentò il circolo culturale dei padri camaldolesi del vicino monastero di S. Michele in Isola, A. Calogerà e F. Mandelli. Quest’ultimo fu ispiratore e continuatore dei ben noti Opuscoli scientifico filologici e della Minerva ossia Nuovo Giornale dei letterati d’Italia, dove fu pubblicato l’unico scritto del M. conservato: Solis deliquium die astronomica 31 anno 1764 observatum, relazione su un’eclissi solare scritta insieme con il somasco Valentino Lucchesi, figlio del proto alle Acque Matteo (La Minerva …, 26 apr. 1764, pp. 234-238).
Sacerdote nella chiesa dei Ss. Maria e Donato di Murano, fece vita appartata – si concesse solo brevi soggiorni nella villa di famiglia a Fornaci presso Treviso –, rifiutando gli incarichi accademici offertigli. Si dedicò, invece, all’ideazione e all’assemblaggio di complesse «machine» per dimostrazioni di fisica e astronomia, ammirate dall’astronomo francese J.-J. Lefrançois de Lalande, dal matematico padre P. Frisi, da R.G. Boscovich e da A. Volta (Venezia, Biblioteca del Civico Museo Correr, Epistolario Moschini: G. Toaldo, 25 sett. 1783, lettera n. 32). Poco rimane di tali elaborati ma fragili – erano per lo più in cartone e legno – manufatti, se non un apparato ligneo dimostrativo del tautocronismo della cicloide e un altro per il moto parabolico, che il prete e fisico veneziano A.M. Traversi donò, con molti altri avuti dagli eredi del M., al convitto nazionale S. Caterina (oggi liceo convitto M. Foscarini, cfr. Il Museo di fisica …), di cui fu il primo provveditore (1807). Un «orologio complicatissimo», ricordato da Zanetti (1866, p. 58), una piccola meridiana e altri frammenti sono conservati nei depositi del Museo del vetro di Murano.
Il M. morì a Murano il 15 febbr. 1787.
Fonti e Bibl.: Murano, Archivio parrocchiale chiesa S. Pietro Martire, Chiesa S. Stefano di Murano, Libri dei battesimi, reg. 11, c. 166; Libri dei morti, reg. H, c. 62; Archivio di Stato di Venezia, Liceo convitto «M. Foscarini», bb. 68, sub Liceo convitto S. Caterina 1807; 77, f. 186; Venezia, Biblioteca del Civico Museo Correr, Epistolario Moschini, ad nomina: D. Avelloni, E. de Azevedo, F.V. Barkovich, P. Bernardis, G.B. Burlini, G. Canziani, P.P. Cappelli, J. Coletti, N.A. Licini, D. Marchioni, G.B. Micheli, D. Miotti, D.M. Pellegrini, B. Da Ponte, A. Querini, T. Riccardi, G. de Rinaldis, F. Ruffoni, G. Toaldo, G. Ventura, L. Zucconi; Mss. Cicogna, 3001/XXXIV-XXXV; Ibid., Biblioteca S. Francesco della Vigna, S. Michele in Isola. Autografi, b. 2, nn. 7, 49; Murano, Museo del vetro, Inventario manoscritto di Angelo Santi (1908), b. 41/353, c. 46; D. Avelloni, Lettera al sig. abate V. dott. M. sopra l’influssi degl’astri sulli corpi terrestri …, in Nuova Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici, a cura di F. Mandelli, XVIII (1769), pp. 1-39; Id., Breve saggio meteorologico Intorno i tempi procellosi nell’estate … al sig. abate V. dott. M. …, ibid., XIX (1770), pp. 327-380; E. de Azevedo, Venetae urbis descriptio …, Venetiis 1780, p. 158; F. Barbaro, Elogio funebre del signor dottor d. V. M. …, Venezia 1787; G. Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII …, III, Venezia 1806, pp. 185-189; A. Traversi, Lezioni di fisica moderna …, II, Venezia 1806, tavv. I, fig. 14; IV, fig. 58; A. Lombardi, Storia della letteratura italiana nel secolo XVIII …, Modena 1827, p. 473; E.A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane …, III, Venezia 1830, p. 156; VI, ibid. 1853, p. 458; Id., Saggio di bibliografia veneziana …, Venezia 1847, p. 452; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia …, Venezia 1855, pp. 261 s.; E.A. Cicogna, Illustri muranesi …, Venezia 1858, p. 19; V. Zanetti, Guida di Murano …, Venezia 1866, pp. 58 s., 125, 364; R. Ferruzzi, Ricerche sul muranese ab. dott. V. M., in Archivio veneto, III (1872), pp. 271-275; V. Zanetti, Sull’avventurina artificiale …, ibid., V (1873), pp. 8-11, 16 s.; L. Vianello, V. M. astronomo e meccanico muranese, in Il Vivarini, 1° nov. 1886, p. 3; 20 febbr. 1887, p. 2; V. Zanetti, Correzioni … alla Guida di Murano …, Venezia 1880, p. 32; L. Zecchin, Vetri e vetrai di Murano …, I, Venezia 1987, p. 78; II, ibid. 1989, p. 336; V. Giormani, Voglia di specola, in Le scienze astronomiche nel Veneto dell’Ottocento. Atti dell’VIII Seminario delle scienze e delle tecniche … 2007, a cura di M.C. Ghetti, Venezia 2007, p. 226; Il Museo di fisica Antonio Maria Traversi, a cura di P. Malfi, Venezia 2007, p. 67; C. Tonini, La collezione degli strumenti scientifici dei Musei civici veneziani, in Bollettino dei Musei civici veneziani, s. 3, III (2008), p. 55.
V. Mandelli