Scrittore (Acri 1819 - ivi 1893). Prete liberale, visse dopo il 1848 a Napoli come insegnante privato e giornalista. Nel 1860 entrò nell'insegnamento pubblico, che lasciò nel 1884, ritornando ad Acri. Nel 1842 pubblicò una novella in versi, Il monastero della Sambucina, nel 1845 il poemetto Valentino; nel 1850 scrisse un dramma, Antonello capobrigante calabrese, edito più tardi: scritti ispirati a un convulso ma talvolta efficace byronismo. Ma la cosa migliore di P. è senza dubbio la serie di articoli sulle condizioni sociali della Calabria, che egli andò pubblicando nel Bruzio, un giornale da lui fondato nel 1864 a Cosenza.