RAGAZZI, Vincenzo
Nato a Modena nel 1855; morto a Napoli il 28 febbraio 1929. Ufficiale medico di marina, nel 1884, imbarcato sulla R. nave Vedetta di stazione nelle acque di Assab, venne scelto dalla Società geografica italiana a succedere al marchese O. Antinori nella direzione della concessione italiana di Let-Marefià, nello Scioa. Raggiunse la sua residenza nel novembre 1884, attraversando col conte P. Antonelli il deserto dancalo per una via appena aperta. Scienziato, oltre che medico, approfittò della sua posizione per compiere varie esplorazioni nelle regioni limitrofe e raccogliere collezioni di storia naturale. Importante fu l'escursione compiuta nel luglio '86 al vulcano Dofane, monte dello zolfo, nel gruppo dell'Assabòt, che gli permise di correggere alcuni errori in cui era incorso il Rochet d'Héricourt, e di arricchire le sue raccolte ornitologiche di una rara specie di uccello, di cui l'Antinori aveva spedito in Italia un solo esemplare (il Chrysococyx Claasi). Poco dopo accompagnò Menelik nella conquista del Harar seguendo un itinerario fino allora intentato. Si deve a lui anche l'esatta determinazione della linea di displuvio tra gli affluenti dell'Uebi e quelli dell'Auasc. Sostenitore della politica scioana dell'Antonelli, nell'ottobre '87 fu incaricato di portare a Roma importanti dispacci di Menelik per il governo, e l'anno dopo era di ritorno, attraverso l'Aussa, con un carico d'armi. Come rappresentante italiano, il 3 novembre '89 assisté all'incoronazione a imperatore del re dello Scioa e nei primi mesi del '90, ultimata la sua missione, rimpatriava, mentre L. Traversi era chiamato a succedergli. Finì la sua carriera come direttore dell'Ospedale di Marina di Massaua.
Bibl.: L. Traversi, in Boll. della R. Soc. geog. it., giugno 1929; id., Let-Marefià, Milano 1931; C. Zaghi, Le or. della Col. Erit., Bologna 1934.