REINA, Vincenzo
REINA, Vincenzo. – Nacque a Como il 22 novembre 1862. Fu secondo di undici figli, nati dal conte Francesco di Alessandro di Ludovico e da Antonietta De Orchi fu Luigi.
Compì gli studi universitari presso il Collegio Ghislieri di Pavia, dove fu allievo di Eugenio Beltrami, Eugenio Bertini e Felice Casorati. Conseguì la laurea in matematica, summa cum laude, nel novembre del 1885.
Poco dopo il conseguimento della laurea, fu segnalato da Beltrami a Luigi Cremona, direttore della Scuola di applicazione per gli ingegneri di Roma, per ricoprire il ruolo di assistente alla cattedra di geodesia in sostituzione di Paolo Pizzetti, da poco nominato professore straordinario nell’Università di Genova. Dall’ottobre del 1887 Reina si trovò immerso nelle sperimentazioni che Emilio Pucci e Giuseppe Pisati stavano conducendo per la determinazione della gravità assoluta in Roma e riordinò gli ultimi loro lavori, dopo la scomparsa prematura dei due scienziati (Sulla lunghezza del pendolo..., 1894, pp. 3-162).
Alla morte di Pucci (1891), fu incaricato dell’insegnamento di geodesia nella stessa Scuola e di geodesia teoretica nella facoltà di scienze. Dal 1894 tenne anche il corso di geometria pratica, insegnamento nel quale ricevette prima la nomina a professore straordinario, dopo la morte di Giulio Pitocchi (1895), e poi a ordinario, nel 1900.
Fu chiamato a far parte della Commissione geodetica italiana con r.d. del 4 giugno 1908 (Processo verbale..., 1909, p. 24); dal 1909 fino alla morte fu segretario e animatore della Società italiana per il progresso delle scienze; socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei dal 1905 e nazionale dal 1916; socio corrispondente dell’Accademia delle scienze di Torino dal 1918; socio della Società italiana delle scienze, detta dei XL dal 1919; dallo stesso anno, segretario aggiunto della classe di scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia di Lincei e vicepresidente della sezione geodetica dell’Unione internazionale di geofisica e geodesia.
Il suo contributo scientifico si distinse principalmente per aver esteso le ricerche inerenti alla figura della Terra oltre i tradizionali ambiti geometrici, con un’innovativa apertura agli aspetti fisici e meccanici, finalizzati allo studio del geoide, con determinazioni dirette e indirette. Alle determinazioni intrinseche del geoide dedicò un primo saggio poco dopo l’incarico della docenza in geodesia (Sulla determinazione dei raggi di curvatura..., 1893) e un secondo a distanza di molti anni (Sulla determinazione di porzioni della superficie del geoide..., 1917). Alle determinazioni dirette, invece, vanno ascritti i lavori condotti sistematicamente dal 1898, con una serie di diciassette stazioni astronomiche e misure di latitudine e di azimut, finalizzate allo studio della deviazione della verticale lungo il meridiano fondamentale d’Italia. Per la prima serie di queste determinazioni, che mostrarono per la prima volta lo scostamento tra geoide ed ellissoide di riferimento terrestre lungo tale direzione, meritò nel 1902 il premio Reale dell’Accademia dei Lincei.
È anche da segnalare l’avvio di una campagna di misure di gravità relativa, per la cui esecuzione progettò la modifica dell’apparato di Robert Daublebsky von Sterneck (Processo verbale..., 1913, pp. 8 s., 15, tavv. IV-VI), affidandone nel 1912 la costruzione al meccanico Ernest Schneider di Vienna. In quello stesso anno realizzò il collegamento tra Roma, Vienna, Potsdam e Genova e progettò l’esecuzione di una serie di determinazioni gravimetriche relative che non furono tuttavia realizzate a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. A completamento della sua ricca attività sperimentale vanno inoltre ricordati gli studi della rifrazione geodetica (1895 e 1916) e le determinazioni relative sui ghiacciai del monte Rosa, con Carlo Somigliana (1918).
In merito all’attività didattica, va evidenziata l’originalità delle sue lezioni, sia per l’innovativa introduzione dello studio del geoide, sia per la finalizzazione delle esercitazioni pratiche all’esecuzione di rilievi sistematici di importanti siti archeologici, a Roma, Frascati, Rocca di Papa, Tivoli. Condotti sempre con grande attenzione, tali lavori sfociarono in importanti pubblicazioni, tra le quali merita una speciale menzione il rilievo della Media pars Urbis (Media pars Urbis..., 1911).
Morì a Como il 9 novembre 1919, lasciando una sessantina di contributi scientifici (De Marchi, 1920, pp. 298-301).
Opere. Sulla determinazione dei raggi di curvatura di una superficie per mezzo di misure locali sopra di essa, in Rendiconti della R. Accademia dei Lincei. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, 1893, vol. 2, 10, pp. 288-295; Sulla lunghezza del pendolo semplice a secondi in Roma, esperienze eseguite dai prof. G. Pisati ed E. Pucci, a cura di V. Reina, in Atti della R. Accademia dei Lincei. Memorie della classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 5, CCXCI (1894), vol. pp. 1, 3-162; Ricerche sul coefficiente di rifrazione terrestre eseguite in Roma nel 1895. Memoria di V. R. e G. Cicconetti, in Memorie di matematica e di fisica della Società italiana delle scienze (detta dei XL), s. 3, 1896, t. 10, pp. 124-172; Determinazioni astronomiche di latitudine e di azimut eseguite lungo il meridiano di Roma dal prof. V. R., Firenze 1903; Media pars Urbis. Rilievo planimetrico ed altimetrico eseguito dagli allievi della scuola d’applicazione per gli ingegneri di Roma colla guida del prof. U. Barbieri e dell’ing. G. Cassinis, atlante in 16 tavole, Firenze 1911; Sulla determinazione del coefficiente di rifrazione terrestre in base ad elementi meteorologici, in Memorie della R. Accademia dei Lincei. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 5, 1916, vol. 12, 2, pp. 111-128; Sulla determinazione di porzioni della superficie del geoide per mezzo di misure sopra di essa, in Rendiconti della R. Accademia dei Lincei. Classe di scienze fisiche matematiche e naturali, s. 5, 1917, vol. 26, 11, pp. 277-284; Osservazioni e misure sui ghiacciai del versante sud-est del M. Rosa, Roma 1919 (estratto da: Bollettino del Comitato glaciologico italiano, 1918, n. 3, pp. 165-190; con C. Somigliana).
Fonti e Bibl.: Processo verbale delle sedute della R. Commissione geodetica italiana..., Bologna, 1909; Processo verbale delle sedute della R. Commissione geodetica italiana..., Roma 1913.
G. Cassinis, Commemorazione del prof. V. R., in Rendiconti [...] Seminario matematico della facoltà di scienze della R. Università di Roma, VI (1919-1920), pp. 14-31; L. De Marchi, Commemorazione del socio V.R., in Atti della R. Accademia dei Lincei. Rendiconti della classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, CCCXVII (1920), 29, pp. 290-301; G. Cassinis, Prof. V. R. Commemorazione letta [...] nell’aula magna della scuola il 9 novembre 1920 (1° anniversario della morte), Roma 1921; G. Cicconetti, R., V., in Enciclopedia italiana, XXIX, Roma 1936, p. 9.