Giornalista e commediografo (Corigliano Calabro 1895 - Roma 1970); fu redattore e critico teatrale di varî quotidiani, fra cui Il popolo di Roma, regista e organizzatore di compagnie di prosa; svolse anche, dopo la Liberazione, attività politica, e fu deputato all'Assemblea costituente per l'"Uomo qualunque", dal quale poi si distaccò. Fra le sue numerose commedie brillanti e sentimentali, spesso imperniate su inquieti personaggi femminili, si ricordano: La logica di Shylock (1922); Taide (1932); L'amore (1933); L'ape regina (1940).