Vela, Vincenzo
Scultore (Ligornetto, Ticino, 1822 - ivi 1891). Frequentò l’Accademia di Brera, completando poi la formazione nella bottega di Benedetto Cacciatori. Nel 1842 vinse il concorso all’Accademia di Venezia con il bassorilievo Cristo che risuscita la figlia di Giairo. Tra il 1844 e il 1846 realizzò numerose opere, tra le quali si distinguono il monumento al vescovo Giuseppe Maria Luvini e la Preghiera del mattino, molto apprezzate per il loro realismo. Nel 1847 realizzò una delle sue opere maggiori, Spartaco. Trasferitori a Torino, dal 1856 fu professore di scultura all’Accademia albertina. Nel capoluogo piemontese realizzò nel 1857 il Monumento all’esercito sardo e, nel 1861, su commissione di Vittorio Emanuele II, il gruppo Cavallo marino che lotta con un tritone. L’opera Gli ultimi momenti di Napoleone I, presentata nel 1867 all’Esposizione di Parigi, venne acquistata da Napoleone III. Negli anni successivi si avvicinò alle tematiche sociali, realizzando opere monumentali di celebrazione antiretorica, quali Le vittime del lavoro (1882), in memoria delle vittime dei lavori del traforo del Gottardo.