vinco
Indica l'albero del salice, in Rime CIV 48 'l gran lume [del sole] / toglie a la terra del vinco la fronda (per l'interpretazione di tutto il verso, V. FRONDA).
Con riferimento alla flessibilità dei rami del salice e alla loro idoneità ad essere intrecciati, ricorre come equivalente di " vincolo " ed è a questo riavvicinato nel suo significato figurato: Pd XIV 129 io m'innamorava tanto quinci, / che 'nfino a li non fu alcuna cosa / che mi legasse con sì dolci vinci; If XI 56 lo vinco d'amor che fa natura, il generico legame d'amore che unisce l'uomo all'uomo, in quanto suo simile (per il concetto cfr. Cv I I 8 ciascuno uomo a ciascuno uomo è naturalmente amico).
Il vocabolo ritorna come variante, vinchi di giunchi, in Pg I 102; cfr. Petrocchi, ad locum.