VIRACOCHA
. Antichissima divinità suprema degli antichi Colla e Quechúa (Perù), signore per eccellenza del cielo e degli uomini, antagonista di Pachacámac, spirito dell'abisso, personificante il sole uscito in forma di giaguaro dal Lago Titícaca e, rientrato nella grotta dopo aver regolato il corso degli astri, costruito il gran tempio del Ccozco (Cuzco) e scolpite statue umane che animò. Gli si sacrificavano annualmente due fanciulli e godeva di un culto elevato.
La sua immagine è scolpita nel rilievo del portale di Tiahuanaco e nel monolito di Chavin. È anche, secondo Garcilaso, il nome dell'8° imperatore degl'Incas, il quale liberò il Ccozco dall'invasione dei Chancas, conquistò Tucumán, e fu grande costruttore d'acquedotti, restauratore di templi e di palazzi.
Bibl.: D. Brinton, The Myths of the New World, 2ª ed., New York 1876, p. 192 segg.; A. Sivirichi, Prehistoria peruana, Lima 1930, pp. 214-19.