REITER, Virginia
Attrice, nata a Modena nel 1868. Scopertasi la vocazione per il teatro in occasione d'una recita nel convento in cui veniva educata, passò a far parte d'una filodrammatica, finché nel 1882 entrò nella compagnia di Giovanni Emanuel, che presto le affidò parti di prima attrice, chiamandola a sostituire Bianca Ferrari come Berengère nell'Odette di V. Sardou. Con l'Emanuel, che le fu maestro, rimase fino al 1894, divenendo prima attrice assoluta e affermandosi come una delle maggiori artiste della scena italiana. Fu con l'Emanuel nell'America Settentrionale (1887) e poi nell'America Meridionale. In questo primo periodo, dopo aver esordito nel repertorio romantico allora in gran voga, affrontò le tragedie di Shakespeare, dandone interpretazioni rimaste famose, specie quella di Ofelia nell'Amleto. Della sua versatilità e dell'estensione delle sue possibilità artistiche diede nuova prova nel breve periodo in cui, separatasi dall'Emanuel, fu con V. Talli, dando vita con grande brio a numerose parti di pochades. Ma nel 1895-97 mutò ancora di repertorio unendosi con Flavio Andò, con cui creò magistralmente le protagoniste nei drammi di varî autori, da R. Bracco al Dumas. Dal 1898 al 1900 formò compagnia con C. Leigheb e L. Carini, poi si mise in società con F. Pasta, dando la più popolare, forse, delle sue creazioni: Madame Sans-Gêne.
I suoi mezzi artistici le consentirono di affrontare vittoriosamente la tragedia classica, ma preferì per solito il dramma moderno: in questo, non meno che nelle più sbrigliate parti di pochades, la sua recitazione fu sempre signorile. Favorita da una bella voce e da una grande mobilità di fisionomia, la R. ha avuto come caratteristica massima una rara potenza espressiva, che le permise di rendere con eccezionale efficacia i più forti e profondi sentimenti femminili.
Nel 1915 si ritirò dalle scene, pur facendovi poi qualche fugace riapparizione.