virile
Solo nel Convivio, là dove la Vita Nuova è giudicata fervida e passionata rispetto al Convivio, che è detto opera temperata e virile (I I 6),
L'aggettivo, che riprende l'avverbio virilmente dello stesso paragrafo, allude alla piena maturità intellettuale e morale, nutrita di sapere e di equilibrio interiore, dell'uomo adulto, richiesta dalla natura dottrinaria del trattato.