visibile
Dell'aggettivo v. - usato, ad es. da Guittone d'Arezzo Con più m'allungo 6 " me par visibil ch'eo con ella sia ", e 11 " visibel mi par e incarnat'ella ", in un sintagma interpretabile come " mi sembra che si possa vedere " - 10 attestazioni su 12 del Convivio sono accolte in III IX 6 (tre volte), 7 (due volte), 8, 9 (due volte), 10 (due volte; le restanti in II XIII 4 e XIV 1); nella Commedia, 2 volte nel Purgatorio e 3 nel Paradiso. Esso indica tutto ciò che è in potenza rispetto alla capacità di vedere in atto, sia del corpo sensibile che della mente (le cose v. sensibilmente o intellettualmente).
Quali cose siano v. dichiara Cv III IX 6 propriamente, è visibile lo colore e la luce: infatti, ben altra cosa è visibile, ma non propriamente, però che " anche " altro senso sente quello, sì che non si può dire che sia propriamente visibile, né propriamente tangibile.
Inoltre, discutendo delle modalità del nostro ‛ vedere ' (5 9) e usando v. come aggettivo sostantivato, D. ricorda che l'opinione di Plato e altri filosofi, secondo i quali 'l nostro vedere non era perché lo visibile venisse a l'occhio, ma perché la virtù visiva andava fuori al visibile [cfr. Platone Tim. 45f]... è riprovata per falsa da Aristotele (§ 10; cfr. Aristotele Sensu et sens. 2, An. III 8), secondo il quale, invece, le cose visibili... vengono dentro a l'occhio - non dico le cose, ma le forme loro - per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente (§ 7), condizione essenziale, quest'ultima, perché la visione sia verace, cioè cotale qual è la cosa visibile in sé (§ 9; v. anche DIAFANO; forma; intenzione; mezzo).
V. ricorre in contesti in cui è anche ‛ vedere ': Pg X 95 Colui che mai non vide cosa nova / produsse esto visibile parlare (ove la ‛ novità ', la stranezza è costituita dall'immediatezza espressiva del bassorilievo di Traiano e della vedova; cfr. v. 83 parea dir, v. 85 ed elli... rispondere); Pd XXX 100 Lume è là sù che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in lui vedere ha la sua pace, e XIV 17 dite come, poi / che sarete visibili rifatti [dopo il giudizio universale le anime, infatti, riprenderanno i loro corpi, e saranno di nuovo ‛ incarnate '; cfr. il luogo di Guittone, citato], / esser porà ch'al veder non vi nòi.
Inoltre, Pg XV 15 'l solecchio, / che del soverchio visibile lima (v. è, qui, sostantivato); Pd VIII 23 Di fredda nube non disceser venti, / o visibili [come i lampi, ‛ visibili ' perché hanno la proprietà della luce] o no, tanto festini.