visibilita
visibilità [Der. del lat. visibilitas -atis, da visibilis (→ visibile)] [OTT] [FME] La qualità di una cosa visibile, cioè il poter essere percepito dall'occhio. A parte le limitazioni dovute alla trasparenza dell'atmosfera, la v. delle radiazioni visibili non è costante nel loro campo (convenz. tra 400 e 800 nm), ma varia con la lunghezza d'onda, nel modo precisato dal coefficiente di v. e dalla curva di v.: v. misurazione ottiche: IV 41 f. ◆ [GFS] V. atmosferica: la capacità che ha l'atmosfera terrestre, in minore o maggiore misura, di consentire la visione di oggetti distanti. I fattori da cui dipende la trasparenza dell'atmosfera sono vari. Il più importante è l'esistenza o meno della cosidetta torbidità meccanica, causata da particelle liquide o solide di impurezze di vario tipo; la presenza di venti e, in generale, di turbolenza, riduce spesso tale torbidità, impedendo l'addensarsi delle particelle, ma, mescolando strati d'aria a densità diversa, fa insorgere una cosiddetta torbidità ottica, in virtù delle diffusioni e delle rifrazioni anomale che si hanno in una siffatta atmosfera non omogenea nei riguardi dell'indice di rifrazione. Le mutevoli condizioni che determinano localmente la presenza di torbidità dell'uno e dell'altro tipo fanno sì che la v. atmosferica sia generalm. diversa nelle varie direzioni. Di prevalente interesse pratico sono la v. orizzontale, che è normalmente quella misurata nella meteorologia, e la v. verticale, di meno facile determinazione e utile spec. per la navigazione aerea. In ogni caso, a misura della v. è assunta la distanza di v. relativa a oggetti convenzionali (di solito si tratta di dischi verniciati di bianco del diametro di qualche metro). Di norma le misurazioni vengono effettuate disponendo un oggetto di tal genere a distanza fissa (normalmente 500 m) e osservandolo attraverso appositi strumenti (diafanimetri) i quali aggiungono alla perdita di trasparenza provocata dalla torbidità atmosferica una perdita artificiale (per es., mediante vetri smerigliati) finché l'oggetto cessa di essere visibile; la misura della perdita aggiunta di trasparenza costituisce, previa opportuna taratura, una misura della distanza di v. di quel particolare oggetto. ◆ [OTT] V. della figura di interferenza: v. interferenza della luce: III 270 b. ◆ [OTT] Coefficiente di v.: v. misurazioni ottiche: IV 41 f. ◆ [ELT] Collegamento in v.: nella radiotecnica, collegamento che avviene direttamente, fra antenne in vista l'una dall'altra (s'intende "vista radio"). ◆ [OTT] Curva di v.: v. misurazioni ottiche: IV 42 b. ◆ [OTT] Curva normale di v.: è la curva spettrale di v. relativa, fissata convenz. per l'occhio fotometrico normale. ◆ [MTR] [OTT] Funzione di v.: v. candela: I 493 b. ◆ [ELT] Soglia assoluta di v.: v. colorimetria ottica: I 645 e.