VISSO (A. T., 24-25-26 bis)
Comune montano interno delle Marche, in provincia di Macerata e diocesi di Norcia, con territorio nell'alto bacino sorgivo della Nera e sull'importante strada transappenninica della Valnerina-Chienti. I multipli ricchi rami sorgivi della Nera confluiscono a Visso (607 m. s. m.) da E. e dall'asprissimo dolomitico monte Bove quello di Ussita; da SE. quello di Vallinfante e Castelsantangelo-Norcia. sorgente del fiume; da S. quello di Val di Norcia; da N. giunge infine scarso contributo dal Colle d'Appennino, dopo di che la Nera, in corso unico, si volge a ponente, nell'Umbria, in profondissima selvaggia gola.
Il territorio comunale, prima della recente separazione e autonomia di Ussita (m. 705) e Castelsantangelo (m. 780-830), era di kmq. 225,53 con estremi altimetrici di m. 440 e m. 2170; è costituito di alta montagna calcarea mesozoica, fondovalli angusti, gole e selle; notevoli le argille presso il Colle d'Appennino. Il suolo agrario di ha. 21.948 è a estesissimo pascolo che alimenta nel semestre estivo grandi greggi di ovini transumanti nel semestre invernale nell'Agro Romano; parte minore è a cereali. Ben nota è la ricca produzione della lana detta vissana e di formaggio pecorino, largamente esportato. Industrialmente ha notevole importanza l'energia idraulica.
La popolazione, di 7350 ab. nel 1881, scendeva a 6610 nel 1901, dei quali meno del 15% accentrato nel capoluogo (ab. 899) e il resto sparsi in 30 frazioni: nel 1921, dopo le separazioni ricordate, la popolazione risultava di 2611 ab. (densità 22 per kmq.) e nel 1931 di 3045 (legale; 2501 presente); in quest'ultimo censimento la popolazione legale del primitivo complesso comunale scendeva ancora a 4787. La decrescenza continua ha duplice spiegazione: l'emigrazione, già grandissima per l'America Settentrionale, e il fenomeno dello spopolamento della montagna. La differenza notevolissima tra la popolazione legale e presente o di fatto si spiega con la transumanza e la migrazione semestrale nell'Agro Romano.
Visso, situata a grande distanza dalla ferrovia Porto CivitanovaRoma e da altri centri ferroviarî, è però congiunta con regolari autoservizî a Camerino, Tolentino, Macerata e Terni.
Monumenti. - La collegiata di S. Maria, rifatta e ampliata nei secoli XIII e XIV, ha un bel portale con un affresco del 1441 nella lunetta. Nell'interno notevoli soprattutto la cappella del battistero, di stile gotico, con due monumenti sepolcrali trecenteschi, e il fonte battesimale ottagono. Ricordiamo inoltre alcuni affreschi dei secoli XV e XVI, un'acquasantiera gotica, un gruppo ligneo della Madonna col Bambino del sec. XIII. Nel tesoro alcune croci astili dei secoli XIII, XV e XVI; ed altri arredi sacri. Al principio del sec. XIV risale la facciata dell'ex-chiesa di S. Agostino, presso la collegiata; al sec. XV la chiesa di S. Francesco, dalla facciata di tipo abruzzese; nell'interno sono frammenti di un polittico quattrocentesco. Visso è ricca di belle case e palazzi dei secoli XV e XVI, dei quali vanno menzionati specialmente il palazzo dei Governatori e quello dei Priori, oggi Comunale.
Nei dintorni di Visso, a N., è il celebre santuario bramantesco di Macereto (m. 1004), contenente preziose opere quattrocentesche, e il prossimo Palazzo delle Guaite.
Bibl.: Statuta civilia et criminalia terrae Vissi, ms. cartaceo del sec. XV, Roma, Biblioteca del Senato; Statuta communis et populi civitatis Vissi antiqui et fidelis anni 1460, ed. da M. Santoni, Camerino 1884; P. Pirri, La chiesa collegiata di S. Maria in Visso, Rocca S. Casciano 1912.