Scrittore italiano (Pachino 1907 - Torino 1954). Nei suoi racconti e romanzi migliori (Don Giovanni in Sicilia, 1941; Il vecchio con gli stivali, 1945; Il bell'Antonio, 1949; Paolo il caldo, post., 1955), un interesse dolente e pungente per la società e il costume contemporanei; un atteggiamento fra moralistico e umoristico; un gusto deformatore, per desiderio di evasioni e di felicità impossibili, della realtà quotidiana, borghese, danno vita a una rappresentazione gesticolata, spettacolare, corale, che tiene insieme dell'antico mimo e dell'opera buffa, e che concilia, con molta finezza d'arte, la lezione di Pirandello (e della narrativa "meridionale") con quella di Gogol´. Scrisse anche alcuni lavori teatrali (Teatro, post., 1957), dei quali ha avuto particolare successo, sulle scene, La governante, saggi di costume, fra ironici e polemici (I piaceri, 1943; I fascisti invecchiano, 1946; Ritorno alla censura, 1952, ecc.), e pagine di diario caustiche e insieme delicate (raccolte, a cura di S. De Feo e A. Cibotto, in Diario romano, 1961).