VITALIANO papa
Nativo di Segni, alla morte di papa Eugenio I (2 giugno 657), in piena crisi monotelita (v. Monoteliti), fu eletto papa e consacrato il 30 luglio successiv. V. cercò di vincere l'ostilità della corte e del clero bizantino inviando a Costantinopoli un apocrisiario munito di lettere anche per il patriarca Pietro, che gli rispose. A seguito di ciò, il nome di V., a differenza di quello dei suoi predecessori, fu iscritto nei dittici di Costantinopoli e l'unione fra Costantinopoli e Roma, almeno formalmente, fu ristabilita. Ma l'opposizione di principio rimase, nonostante l'accoglienza, ispirata al più aperto lealismo, che il papa fece all'imperatore Costante II durante la visita di questo a Roma nel 663. Notevole importanza ha il pontificato di V. nella storia della chiesa anglosassone: V. infatti con la consacrazione (26 marzo 668) ad arcivescovo di Canterbury del monaco greco Teodoro assicurò un vero capo alla chiesa inglese. V. mantenne salda la giurisdizione papale su Creta intervenendo per cancellare la sentenza che quell'arcivescovo Paolo e i suoi suffraganei avevano emesso contro Giovanni di Lampe. Morì il 27 gennaio 672.
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, Parigi 1892, pp. 343-45.