D'ANCONA, Vito
Pittore, nato a Pesaro il 12 agosto 1825, morto a Firenze il 19 gennaio 1884. Studiò col Bezzuoli all'Accademia di Firenze, e trattò dapprima soggetti storici: Il Savonarola e Lorenzo de' Medici (1859), Dante e Beatrice (1861). Ma già si era accostato al gruppo dei "macchiaiuoli"; già nel 1856 era stato a Venezia col Signorini, studiandovi i grandi maestri veneziani e specialmente il Palma; già si era convinto e sosteneva che rappresentare in arte la vita contemporanea era cosa più nobile che non rievocare accademicamente avvenimenti storici. E sono del '60 Le corse alle Cascine. Verso il '68 si stabilì a Parigi, e vi rimase fin verso il '74, salvo una gita a Londra e un soggiorno a Boulogne durante la guerra del '70. Straziato da un male inesorabile, tornò a Firenze; ma solo per pochi anni ancora ('75-'78) attese alla propria arte. Classico, e quasi diremo accademico per formazione, tale rimase nello schema delle sue composizioni, che eseguì generalmente con segno libero e pennellata rapida e sicura. Solo raramente indulse alla "macchia"; e lo fece con audacia insospettabile in lui (Portico, della Galleria d'arte moderna di Firenze); ma nei voluttuosi nudi muliebri, resi nella penombra d'interni borghesi, si accostò per certi effetti di luce e per certe preziosità di colore, agli Olandesi (e specialmente al Vermeer di Delft) veduti a Firenze, ma meglio studiati a Parigi e a Londra; almeno in due momenti ebbe qualche gusto per la fattura lisciata e tornita tipo Flandrin e Chassériau; e negli ultimi anni cadde in una specie di manierismo sensuale, che lo avvicina al Vinea. Anche per le sue condizioni finanziarie e per la lunga malattia, il D'A. fu un dilettante, ma di gran rango e geniale. Oggi però, più dei nudi muliebri e delle mezze figure quasi di genere, c'interessano certi ritratti o studi di teste, ove la fattura liscia e nascosta niente toglie alla saldezza dei piani e alla robustezza della costruzione.
Bibl.: G.E. Saltini, Le arti belle in Toscana, Firenze 1882, p. 62; T. Signorini, V. d'A., in Fieramosca, 17 gennaio 1884; E. Somarè, V. d'A., in L'Esame, agosto 1925; E. Cecchi, Pittori ital. dell'Ottocento, Roma-Milano 1926, p. 40; id., V. d'A., in Boll. d'arte, VI (1926-27), pp. 291-304; E. Somarè, in Storia dei pitt. ital. dell'Ottocento, Milano 1928, II, pp. 86-91; U. Ojetti, La pittura ital. dell'Ottocento, Milano-Roma 1929, pp. 60-61.