NUNZIANTE, Vito
Generale napoletano, nato a Campagna il 12 aprile 1775, morto a Torre Annunziata il 22 settembre 1836. Si arruolò come semplice soldato. Quando l'esercito borbonico si sciolse in seguito all'invasione francese, il N., che aveva soltanto il grado di furiere, si mise a capo di partigiani borbonici del suo paese natale attribuendosi il grado di colonnello, che il cardinale Ruffo gli riconobbe. Nel 1806, costituitosi il regno napoleonico di Napoli, il N. consigliò la ritirata dei partigiani borbonici nelle Calabrie e ne comandò la retroguardia. Battuto dagl'inseguitori francesi a Campotenese, riuscì a rinchiudersi in Reggio, dove partecipò alla difesa della piazza. Mantenutosi costantemente avverso alla dominazione francese, quando questa cadde fu colmato di onori dai restaurati Borboni. Allorché avvenne il tentativo di sbarco di Gioacchino Murat (1815) il N. era governatore delle Calabrie, e come tale presiedette il giudizio e l'esecuzione del cognato di Napoleone. Elevato nel 1819 al grado di luogotenente generale, ebbe l'anno seguente l'ordine di marciare contro gl'insorti di Nola; ma la truppa fece, in parte, causa comune coi rivoltosi, in parte ricusò di partecipare a una repressione cruenta, sicché lo stesso N. consigliò al re di accordare la costituzione. Nel 1830 divenne viceré della Sicilia; nel 1831 salì alla massima carica militare di comandante generale delle truppe del regno.