ALGAROTTI (Algarotto), Vittorio (Vittore)
Appartenente a nobile e ricca famiglia, nacque a Verona nel 1553 circa da Vincenzo. Il 7 giugno 1577 entrò a far parte del collegio dei medici fisici di Verona, del quale, nel 1593, divenne anche preside. Pur non appartenendo al novero delle eminenti personalità scientifiche, che fiorirono nella Verona rinascimentale e che si formarono nello spirito dell'Umanesimo, l'A. può essere tuttavia annoverato fra quanti, sensibili alle innovate concezioni biologico-mediche, contribuirono al rinnovamento della terapia. Egli, infatti, sotto l'influsso delle dottrine paracelsiane, fu uno dei primi e più strenui propugnatori dell'uso dell'antimonio, di cui per primo ottenne e introdusse in terapia l'ossicloruro (SbOCl), polvere cristallina da lui chiamata "pulvis angelicus"e che è rimasta nota, fino ai giorni nostri, come polvere di A.Con questa egli preparò delle pillole (pillole di A.),che ebbero larghissima diffusione, soprattutto per la loro azione purgativa e sulle quali, dopo la morte dell'A., fu pubblicato dall'omonimo nipote uno scritto col titolo: Compendio della natura, virtù e modo d'usare una polve quint'essenza d'oro medicinale (Verona 1607). Tale opera ebbe larga diffusione e fu più volte ristampata.
L'A. morì a Venezia l'8 ag. 1604.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1,Brescia 1753, p. 486; F. Pellegrini, Appunti per una storia del pensiero medico veronese,Verona 1949, p. 25,34; A. Hirsch, Biographisches Lexicon...,I, pp. 86 s.; Enciclop. Ital.,II, col. 421.