BERTOLDI, Vittorio
Linguista, nato a Trento il 2 aprile 1888. Compiuti gli studî universitarî a Vienna, Parigi e Firenze, ottenne nel 1924 la libera docenza a Roma e nel 1928 a Bonn. Insegnò dal 1925 al 1931 all'università di Bonn e dal 1930 al 1935 a quella di Nimega. Titolare negli anni 1931-34 a Cagliari della cattedra di storia comparata delle lingue classiche e neolatine, insegna dal 1934 glottologia presso l'università di Napoli.
I suoi primi studî sono di carattere onomasiologico (Un ribelle nel regno dei fiori, Ginevra 1913; Nomi dialettali delle piante indigene del Trentino e della Ladinia dolomitica, in coll. con G. Pedrotti, Trento 1930). Successivamente si è dedicato a studî sul sostrato, sia dal punto di vista metodologico (Problèmes de substrat, Parigi 1931), sia indagando il concetto generico di mediterraneità preariana nei suoi varî aspetti: etrusco (Nomina Tusca in Dioscoride, in Studî Etruschi, VII, 1936), ligure e sicano (Contatti e conflitti di lingue nell'antico Mediterraneo, in Festschrift Jaberg, Halle a. S., 1937) e iberico (La Iberia en el substrato étnico-linguístico del Mediterraneo occidental, in Nueva Revista de Filologia Hispánica, Mexico 1947). Corollario di tali studî sono i volumi di carattere sintetico: Questioni di metodo nella linguistica storica, Napoli 1938; Linguistica storica, Napoli 1940; La parola quale testimone della storia, Napoli 1945. Al problema dei varî aspetti dell'espressività del linguaggio ha dedicato - mettendo soprattutto in luce il giuoco di forze tra creazione individuale e reazione collettiva, intimamente legate fra di loro da un rapporto di causa ed effetto - il volume La parola quale mezzo d'espressione, Napoli 1947.