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BETTELONI, Vittorio

di Umberto Bosco - Enciclopedia Italiana (1930)
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BETTELONI, Vittorio

Umberto Bosco

Nacque a Verona il 14 giugno 1840, figlio di Cesare (v.) e pupillo di Aleardo Aleardi. Laureatosi in leggi a Pisa nel 1862, tornò in patria donde più non si mosse. Nel 1877, fu nominato insegnante di letteratura italiana nel Collegio degli Angeli di Verona; morì il 10 settembre 1910.

L'ombra dello sposo, "fola di sere d'inverno", del 1866 - situazione romanticamente impostata e condotta; improvvisa soluzione borghesemente realistica - ci fa assistere, per così dire, al progressivo svincolarsi del giovane B. dalle forme romantiche ormai screditate; del resto, un'intenzione satirica o parodistica è estremamente probabile. Il B. fu invero, come ben disse il Carducci, il primo in Italia a uscire dal romanticismo. I versi In primavera (Milano 1869), che cantano, in tono limpido e tanto semplice che a troppi sembrò sciatto (e per lo più non lo era), gli amori nient'affatto straordinarî del poeta per una fanciulla di Pisa, Per una crestaia, Per una signora, meritarono al B. che il Carducci scrivesse la notissima prefazione ai suoi Nuovi versi (Bologna 1880). In questi, sono tra l'altro cantati gli affetti coniugali e familiari, che formano l'argomento di Piccolo mondo, poemetto da alcuni ritenuto la più compiuta opera del Betteloni.

Contemporaneo e amico dei cosiddetti scapigliati, se ebbe con essi comune il desiderio di reagire al bolso romanticume ai loro tempi imperante, ne fu lontanissimo per la serena equabilità dello spirito. Più vicino è al Guerrini, e non tanto perché anch'egli amò dirsi "realista" "verista", quanto per la sua natura di buon borghese, colto, bonario e quasi diremmo lineare: benché del Guerrini egli non abbia le crude audacie e le facili scurrilità intese a far colpo, e sia, insomma, assai meno superficiale dell'assai più noto scrittore. Le opere della maturità, alcune novelle in versi (Stefania ed altri racconti poetici, Milano 1894), un romanzo (Prima lotta, Torino 1897), nuove poesie (Crisantemi, Firenze 1903), altre cose minori anche dialettali, non ci mostrano un B. diverso da quello che ci era apparso nelle opere della giovinezza; le traduzioni dell'Arminio e Dorotea del Goethe (Milano 1893), del Don Giovanni del Byron (Firenze 1897), del Nerone del Hamerling (Firenze 1897), rivelano, specie la seconda, lodatissima, la padronanza che egli aveva dei versi e dei metri più varî, e furono e sono assai pregiate; le prose critico-polemiche, pubblicate postume (Impressioni critiche e ricordi autobiografici, Napoli 1914), sono intese a difendere con signorile vivacità le idee dello scrittore intorno alla vita e all'arte, che egli voleva inscindibilmente unite. Pregevole come poesia, l'opera del B. è anche importante storicamente: è infatti l'antecedente necessario di quella gran parte della poesia del nostro secolo che fu detta "crepuscolare" o "intimista", sebbene il B. sia stato assai più semplice e ingenuo di questi poeti ultimi, raffinatamente complicati nella loro apparente semplicità.

Bibl.: Vedi la raccolta delle Poesie, Bologna 1914, però non completa. Cfr. G. Carducci, prefazione cit., e in Opere, III, pp. 265-297; B. Croce, la letteratura della nuova Italia, I, 2ª ed., Bari 1921, pp. 201-219, G. Biadego, V. B., discorso commemorativo, carteggio e bibliografia, Verona 1912, e poi in Letteratura e patria negli anni della dominazione austriaca, Città di Castello 1913, p. 317 segg.; R. Dusi, L'arte betteloniana, C. e V. B., Verona 1914; E. Henrisch, V. B., Lanciano 1924; l'introduzione di S. Benco a Le più belle pagine di V. B., Milano 1927; la quale antologia diede occasione a varî scrittori di riprendere in esame, nei principali giornali italiani dei primi del 1928, l'opera del B. Interessante infine l'articolo di G. Centorbi, V. B. e l'arte del suo tempo, in Fiera letteraria, III (7 agosto 1927), che ci dà qualche saggio di lettere del B. a G. L. Patuzzi, importanti per le relazioni del poeta con la scapigliatura. Queste lettere saranno tutte pubblicate dal Brognoligo. V. infine A. Del Mastro, V. B. e la sua poesia, Trani 1928; M. Bonfantini, Betteloni e la critica, in La Libra, n. s., III (febbraio 1930).

Vedi anche
Aleardo Aleardi Poeta (Verona 1812 - ivi 1878), studiò a Padova dove conobbe il Prati col quale s'iniziò alla poesia e agl'ideali del Risorgimento. Nel 1848 fu inviato a Parigi dal Manin per sollecitare aiuti a Venezia; tornato in Italia, nel 1852 fu carcerato a Mantova e, prosciolto, nel 1859 fu di nuovo arrestato ... Pàscoli, Giovanni Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la poesia italiana sembra scrollarsi di dosso le incrostazioni della tradizione per far riemergere le ... Pallàdio, Andrea di Pietro della Gondola detto Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto e scultore G. di Giacomo da Porlezza e dello scultore G. Pittoni. Nel 1537 era ancora tagliatore ... Cesare Bettelóni Poeta (Verona 1808 - Bardolino sul Garda 1858); ammiratore del Byron e imitatore dell'Hugo, il B. trasfuse nei suoi versi (raccolti in Poesie, 1874, e preceduti da un'introduzione del figlio Vittorio) la sua disperazione romantica, addolcita in malinconia. Postumi furono pubbl., a cura di G. Biadego, ...
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    L'Unificazione (2011)
    Poeta (Verona 1840 - Castelrotto, Bolzano, 1910). Rimasto orfano a diciotto anni, ebbe come tutore Aleardo Aleardi di cui condivise gli ideali liberali e antiaustriaci. Dopo la laurea in giurispudenza, conseguita a Pisa nel 1862, si stabilì a Verona e iniziò la sua attività poetica. Nei suoi frequenti ...
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    Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il Canzoniere dei vent'anni (1861-62), poi stampato nel volume In primavera. La sua poesia (L'ombra dello ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)
    Mario Bonfantini Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese. Il B. crebbe con la madre - che dopo la nascita del figlio era ritornata nella casa paterna - fino all'età di sette anni, quando ...
Vocabolario
vittòria
vittoria vittòria s. f. [dal lat. victoria, der. di vincĕre «vincere», part. pass. victus]. – 1. Il fatto di vincere, di risultare superiore in una competizione. a. Con riferimento a guerre, battaglie e fatti d’arme: riportare una v. strepitosa,...
vittorióso
vittorioso vittorióso agg. [dal lat. tardo victoriosus, der. di victoria «vittoria»]. – Che ha vinto, che ha riportato la vittoria (in guerre, battaglie, fatti d’arme, raram. in altri confronti, per cui è più com. vincitore): essere, riuscire...
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