FERRERO, Vittorio
Patriota, nato a Torino intorno al 1790, morto a Leyni, presso Torino, il 2 maggio 1853. Si arruolò volontario (1805) nel 24° reggimento dragoni francese e combatté valorosamente nella Spagna. Ammesso nell'esercito sardo (1814), vi divenne capitano della legione leggiera. L'11 marzo 1821, accampatosi, con 150 uomini, a S. Salvario, alle porte di Torino, tentò invano di far insorgere la città. Partecipò poi al combattimento di Novara. Condannato a morte in contumacia, fu tra i costituzionali spagnoli e venne fatto prigioniero dai Francesi, che poi lo liberarono purché abbandonasse la Francia (1824). Visse da allora avventurosamente in Inghilterra, nel Perù, dove conobbe Simone Bolívar, e nel Messico. Nel 1846, per l'amnistia concessa da Carlo Alberto, tornò in Piemonte, ma non prese parte alla guerra del 1848-49.
Bibl.: C. Beolchi, V. F. e il fatto di S. Salvario nel 1821, Torino 1853; Segre, L'episodio di S. Salvario, in Bibl. di St. Ital. recente, Torino 1923.