Gregotti, Vittorio
Gregòtti, Vittorio. – Architetto italiano nato a Novara nel 1927. Fra i più autorevoli e influenti progettisti e critici della scena architettonica italiana, è stato direttore di Casabella dal 1982 al 1996 e ha insegnato presso le facoltà di architettura di Milano e Palermo e all'Istituto universitario di architettura di Venezia. Accademico di San Luca dal 1976 e di Brera dal 1995, dal 1997 è membro della Bund der deutschen Architekten e dal 1999 dell'American institute of architects. Nel 2000 è stato insignito della medaglia d’oro della presidenza della Repubblica quale benemerito della scienza e della cultura. Opera professionalmente con lo studio Gregotti associati international, fondato nel 1974 e di cui sono partner Augusto Cagnardi (n. Milano 1927) e Michele Reginaldi (n. Teramo 1958). Fra i progetti del primo decennio del nuovo millennio – distribuiti in oltre 20 paesi in Europa, America, Africa e Asia –, si segnalano il rinnovamento dell’area industriale della Bicocca (1986-2004), a Milano, – con case d’appartamenti, residenze studentesche, il nuovo teatro degli Arcimboldi (1997-2002) e la sede della Pirelli real estate (2000-02) –; l’ampliamento del Museo dell’Opera di S. Maria del Fiore a Firenze (2002); la sede della Banca lombarda a Brescia (1998-2004); la ristrutturazione della sede del Corriere della sera a Milano (2001-06); la nuova città di Pujiang, non lontano da Shanghai (2001-07), per la quale è stato redatto un master plan destinato a ospitare circa 100.000 abitanti e dove sono stati realizzati edifici residenziali di vario tipo, da case unifamiliari con giardini privati a torri di 11 piani, oltre a complessi commerciali e impianti sportivi; il Grand théâthre de Provence ad Aix-en-Provence (2001-03); la chiesa di S. Massimiliano Kolbe a Bergamo (2008). G. si è intensamente dedicato anche all’elaborazione critica sui problemi dell’architettura e delle città contemporanee, con testi influenti tra i quali: Identità e crisi dell’architettura europea (1999), L’architettura del realismo critico (2004), Autobiografia del XX secolo (2005), La fine dell’architettura (2008), Architettura e postmetropoli (2011).