Critico letterario e saggista italiano (Novi di Modena 1885 - Rapallo 1968); prof. di letteratura francese, insegnò all'univ. di Bologna (1935-55); socio corrispondente dei Lincei (1967). Pubblicò numerosi importanti studî di letteratura francese, anche nei suoi contatti con quella italiana (Racine, 1926; Due francesi: Flaubert-Chénier, 1933; Montaigne, 1935; Il prodigio di La Fontaine, 1939; Dante e Balzac, 1952; Tre mezzi secoli, 1955; Interpretazione di Phèdre, 1958; Bovary italiane, 1959; ecc.). Di notevole valore anche le sue raccolte, più propriamente saggistiche, di memorie, fantasie e letture (Il posto nel tempo, 1930; Pagine ritrovate, 1964), nelle quali forse meglio che altrove si palesano le sue qualità di scrittore.