MARCHI, Vittorio
Istologo, nato a Novellara nel 1851, morto a Iesi il 14 maggio 1908.
Conseguito nel 1873 ii diploma in farmacia a Modena, v'intraprese gli studî di medicina; particolarmente attratto dall'indagine scientifica, fino da studente iniziava le ricerche istologiche, dapprima nella scuola d'anatomia, poi in quella di oculistica (riuscendo a dimostrare con la sua tecnica gli organi nervosi terminali nei muscoli motori dell'occhio, ciò che non e a stato possibile allo stesso C. Golgi che per primo aveva descritto nei tendini queste formazioni); s'addestrò in anatomia patologica nell'istituto di P. Foà e nel 1882 si laureò in medicina. A. Tamburini lo mise a capo del làboratorio d'istologia a Reggio (che lasciò per breve tempo nel quale lavorò presso il Golgi); ivi escogitò il suo classico metodo (colorazione nera con l'acido osmico della mielina in seguito ai mutamenti chimici ch'essa subisce nelle fibre nervose degenerate) che, superando quanto era stato fatto da B. v. Gudden, da P. E. Flechsig, da K. Weigert, permise di seguire e di precisare i sistemi di conduzione, segnando un progresso importantissimo all'anatomia, alla fisiologia e alla patologia del sistema nervoso. L. Luciani chiamò il M. nel 1886 a Firenze per lo studio delle degenerazioni consecuiive all'estirpazione totale o parziale del cervelletto. Libero docente d'istologia nel 1887, misconosciuto nei concorsi universitarî, dovette fare il medico condotto nel 1888 a S. Benedetto del Tronto donde passò primario dell'ospedale di Iesi, nel 1890. Ma per iniziativa di A. Donaggio, rivendicata l'opera del M. gli fu consacrato un ricordo marmoreo nell'università di Modena nel 25° anniversario della morte.