PODRECCA, Vittorio
Nato a Cividale del Friuli nel 1883, da giovane pubblicista e segretario nel R. Liceo musicale di Santa Cecilia in Roma, autore anche di un pregiato libro per i ragazzi, Fratello (Roma 1925), ha acquistato notorietà mondiale come creatore del "Teatro dei Piccoli".
Questo teatro di fantocci sorse in Roma nel 1912, in una sala del palazzo Odescalchi, dove il P. volle offrire spettacoli ai fanciulli, alternando farse rappresentate dai burattini (fantocci manovrati da sotto in su) del burattinaio bolognese Pirro Gozzi, a vere e proprie commedie, favole e féeries recitate da marionette (fantocci coi fili) manovrate da una famiglia di noti marionettisti, i Gorno dall'Acqua. Il merito del P. fu d'aver genialmente innestato, alla tradizionale abilità tecnica delle maestranze, una raffinatezza tutta novecentesca. Abbandonati i burattini, il Teatro dei Piccoli creò per le sue marionette sempre più perfette un repertorio di favole musicali, di melodrammi noti o dimenticati che il P. ridusse a minime proporzioni, di gustose virtuosità tecniche e parodistiche; il tutto nella cornice di scene e costumi d'un gusto squisito e impercettibilmente ironico. Il Teatro dei Piccoli fu pertanto frequentato non solo e non tanto dai piccoli, quanto dai grandi: come è attestato dal plebiscito d'ammirazione che ottenne, oltreché in Roma, nei giri da esso compiuti in tutti i paesi d'Europa e d'America fra i consensi spesso entusiastici di letterati e artisti d'ogni rango. Sicché nel suo titolo la parola "Piccoli" ha finito per riferirsi non più ai suoi spettatori, ma ai suoi artisti, le marionette; le quali oggi, dato il vasto repertorio, ammontano a una collezione ricchissima, di 7 0 8 centinaia. Il Teatro dei Piccoli ha messo in scena, riducendole in miniatura, opere di Rossini, Mozart, Paisiello, Pergolese, Donizetti, Bottesini, Respighi, ecc., e fiabe di Shakespeare, di Carlo Gozzi e d'autori moderni, con scenografie di Vittorio Grassi, Bruno Angoletta, Mario Pompei, ecc.
In questi ultimi tempi, anche per le esigenze del suo pubblico internazionale, il suo repertorio tende a dare allo spettacolo di varietà il sopravvento su quello lirico.