Direttore della fotografia italiano (n. Roma 1940). Diplomato al Centro sperimentale di cinematografia (1961), ha esordito nel 1969, curando la fotografia di Giovinezza, giovinezza di F. Rossi. Ha insegnato (1994-2004) presso l'Accademia delle arti e delle scienze dell'immagine de L'Aquila. Specialista di fama internazionale, collaboratore di registi come B. Bertolucci (Il conformista, 1970; Ultimo tango a Parigi, 1972; Novecento, 1976; The last emperor, 1987, premio Oscar per la fotografia; The sheltering sky, 1990; Little Buddha, 1993), F. F. Coppola (Apocalypse now, 1979, premio Oscar per la fotografia; One from the heart, Un sogno lungo un giorno, 1981) e W. Beatty (Reds, 1981, premio Oscar per la fotografia; Dick Tracy, 1990), si è imposto per la virtuosistica tecnica di illuminazione e l'uso fortemente espressivo del colore. Sua anche la fotografia di Flamenco (1995); Taxi (1996); Goya (1999); Mirka (2000); Zapata (2004); Exorcist: the beginning (2004) e di Dominion: prequel to the exorcist (2005). Come autore ha realizzato alcuni episodî della serie Roma imago Urbis (1992). Ha pubblicato, tra l'altro, Scrivere con la luce (3 voll., 2001-03) e il saggio L'arte della cinematografia (con B. Fisher e L. Cordelli, 2013). Insignito nel 2020 del Nastro d'Oro, nello stesso anno gli è stata dedicata la mostra Vittorio Storaro: scrivere con la luce, allestita al Palazzo Merulana di Roma.