BERING, Vitus (detto in Russia Ivan Ivanovič)
Esploratore danese, nato in Horsens nel 1681. Navigò dapprima su navi danesi, passò poi alla marina imperiale russa. Nel 1725 fu inviato in Siberia col mandato di muovere dal forte di Camciatca ad accertare per via di mare la separazione dell'Asia dall'America. Armata una prima spedizione nel 1728, risali verso N. la costa della penisola, e, toccata la nuova isola San Lorenzo, giunse il 15 agosto a 67°18′ lat. N., riconoscendo oltre l'estrema punta asiatica il completo distacco fra i due continenti. Per vero il fatto era già stato verificato nel 1649 dal cosacco Dešnev, che anzi aveva compiuto in battello la traversata fra le due spiagge opposte; ma un riconoscimento scientifico si ebbe solamente con la spedizione del Bering, e il nome di questo rimase infatti a designare lo stretto, come pure rimase al mare racchiuso fra le estreme propaggini dei due continenti e a quella fra le isole Aleutine ov'egli poi finì la vita.
In particolare le coste delle estreme terre americane furono esplorate per la prima volta dal navigatore danese con un viaggio successivo. Armate con molte difficoltà due navi in Ochotsk e raggiunto con esse Petropavlovsk, salpò di qui il 4 giugno 1741; il 20 giugno, a S. delle Aleutine, un fortunale separava la S. Pietro, sulla quale era il B., dalla S. Paolo comandata dal cap. Čirikov, la quale, raggiunta la costa americana all'isola Principe di Galles, risalì di qui a N., indi a O., avvistando talvolta la costa ma solo approdando nel ritorno a due delle Aleutine. Il B. raggiunse pure la costa americana intorno alla lat. di 60° in vista d'una gran montagna nevosa ch'egli denominò il S. Elia; tormentato però da venti contrarî, dové rivolgersi a SO., toccando quasi la Kodiak, approdando poi alle isole Šumagin e individuando talune fra le Aleutine, sempre tra violente burrasche, con la nave rovinata e con gli uomini infermi, così da obbligarlo a fermarsi presso l'isola ch'ebbe poi il suo nome. Quivi la maggior parte dei componenti la spedizione periva di scorbuto, e fra essi il B. l'8 dicembre; pochi superstiti, costruito un battello, riuscivano a guadagnare la costa del Camciatca otto mesi più tardi. Era fra costoro il naturalista tedesco Giorgio Steller, che lasciò un interessante racconto della tragica odissea, ricco di preziose osservazioni scientifiche; del viaggio rimangono anche gli accuratissimi giornali di bordo. Il B. è ricordato con un monumento nella città di Petropavlovsk da lui fondata (1740) nel Camciatca.
Bibl.: Cfr. P. Lauridsen, Vitus Bering, Copenaghen 1885 (trad. ingl. Chicago 1889), e, opera capitale, i Bering's Voyages by P. A. Golder, New York 1922 (American Geographical Society).