VIÙ (A. T., 24-25-26)
Centro della provincia di Torino, nella valle della Stura di Viù, a 774 m. s. m., con 452 abitanti nel 1931; giace al centro di un'ampia, ridentissima conca, ricca di prati e di castagneti, disseminata di numerose frazioni. È collegata mediante rotabile e servizio di autocorriera con Usseglio-Margone e Germagnano (km. 13,5), sulla ferrovia che da Torino porta a Lanzo e a Ceres. È importante e ricercato centro turistico estivo. Il comune, ampliato nel 1927 con l'aggregazione di Col S. Giovanni, misura una superficie di kmq. 84,49 ed ha le caratteristiche della media montagna, andando da m. 617 a m. 2421. La superficie agraria forestale rappresenta il 98% del territorio ed è costituita in assoluta prevalenza da pascoli permanenti (47,3%), prati permanenti (12,3%), boschi (23,1%), castagneti (4,2%): poco diffusi i seminativi (1,5%); notevole la frutticoltura (meli, peri, susini, ciliegi, noci). L'allevamento dava, nel 1930, 2045 bovini, 1087 ovini, 581 caprini. Le industrie sono assenti, quando si eccettui quella turistica. La popolazione del comune risultò di 3574 ab. nel 1931 (678 sparsi per le campagne), viventi in numerose frazioni da m. 715 a m. 1180, in forte diminuzione rispetto ai decennî precedenti (4544 ab. nel 1871; 4210 nel 1910), per effetto di una notevole emigrazione verso i centri della vicina pianura.