Scrittore ucraino (Žitomir, Volinia, 1853 - Poltava 1921); simpatizzante dei "populisti", dopo aver pubblicato la sua prima opera (Epizody iz žizni iskatelja "Episodî della vita di un cercatore", 1879), subì persecuzioni ed esilî (1879-84, deportato in Siberia). Potè così dedicarsi solo tardi a una vera e propria attività letteraria, ma nel corso di un decennio ottenne, in Russia e all'estero, grande fama con racconti (Slepoj muzykant "Il musicista cieco", 1886; Les šumit "La foresta mormora", 1886, ecc.) in cui un sincero umanitarismo sentimentale si accoppia a una narrazione incisiva e sobria. Importanti, per la conoscenza dei tempi e della sua vita, dedita alla difesa dei perseguitati, sono le opere autobiografiche Zapiski sibirskogo turista ("Schizzi di un turista siberiano", 1885) e Istorija moego sovremennika ("Storia di un mio contemporaneo", 1906-22), incompiuta.