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Jankélévitch, Vladimir

Dizionario di filosofia (2009)
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Jankelevitch, Vladimir


Jankélévitch, Vladimir

Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985). Insegnò filosofia morale dapprima all’univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero analizza la dimensione morale dell’esistenza, soffermandosi in partic. sul tempo, sulla morte, sull’amore e sulla coscienza morale, di cui la filosofia deve insegnare ad accettare la natura paradossale. In questo ambito si collocano opere come Le mal (1947; trad. it. Il male); La mauvaise conscience (1933; trad. it. La cattiva coscienza); L’ironie ou la bonne conscience (1936; trad. it. L’ironia); L’alter­native (1938); Du mensonge (1942); Le nocturne (1942); Traité des vertus (1949; trad. it. Trattato delle virtù); La philosophie du presque (1953); L’austérité et la vie morale (1956); Le je-ne-sais-quoi et le presque-rien (1957; trad. it. Il non-so-che e il quasi niente); Le pardon (1967; trad. it. Il perdono). Notevoli anche i suoi studi storici: Bergson (1931; trad. it. Henri Bergson); L’Odyssée de la conscience dans la dernière philosophie de Schelling (1933). Ha svolto inoltre attività di critico musicale, pubblicando libri su F. Chopin, C. Debussy, G. Fauré, M. Ravel.

Vedi anche
Henri-Louis Bergson Bergson ‹berksòn›, Henri-Louis. - Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1928 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante della Francia alla Società delle Nazioni. Benché l'evoluzione ... Schelling Friedrich Wilhelm Joseph. - Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister con una dotta dissertazione di esegesi biblica pubblicata nel 1792. Altro ... etica In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’etica va distinta sia dalla politica sia dal diritto, in quanto ramo della filosofia che si occupa più specificamente della sfera delle ... Sorbona Sede universitaria parigina fondata nel 1257, quale collegio per studenti e maestri di teologia, annesso all'università, dal teologo R. de Sorbon (1201-1274). La Sorbona ebbe parte nelle contese religiose del 16° sec. (si oppose alla Riforma, fu ostile verso i gesuiti, sostenne la Lega) e del 17° sec. ...
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    Enciclopedia on line
    Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985); prof. di filosofia morale dapprima all'univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero, che si muove almeno in parte nell'atmosfera della filosofia dell'esistenza, esplora ciò che si può chiamare la regione negativa del reale (Le mal, 1947) ...
  • JANKÈLÉVITCH, Vladimir
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    JANKÈLÉVITCH, Vladimir Filosofo, moralista, musicologo francese di origine russa, nato a Bourges il 31 agosto 1903. Studiò all'École Normale Supérieure di Parigi e conseguì l'aggregazione in filosofia (1926) e il diploma in lingue orientali moderne, quindi (1933) il dottorato in lettere con la tesi ...
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