VOCONZI
. Popolo della Provincia Narbonese: il suo territorio, i cui confini erano incerti, corrispondeva press'a poco ai dipartimenti dell'Isère e della Drôme. I Voconzi, chiusi fra il Rodano ad est, le Alpi ad ovest, avevano a nord come vicini gli Allobrogi, a sud i Salî. Per la prima volta essi compaiono nella storia nel 123 a. C.: in quell'anno M. Fulvio Flacco trionfa sui Liguri, i Voconzi e i Salî; l'anno seguente G. Sesto Calvino trionfò sugli stessi popoli. Nel 77 essi presero parte alla sommossa provocata dalle ambizioni di Sertorio; furono sottomessi da Fonteio e Pompeo. Sia da Pompeo e sia da Cesare fu loro accordato un foedus. All'epoca di Plinio, costituivano una civitas foederata, con due capitali, Vasio (Vaison) e Lucus Augusti (Luc) e 19 oppida di minore importanza: bisogna però considerare a parte Dea Augusta (Die), che arrivò a competere con Vaison. Quest'ultima città, civitas Vasiensium, res publica Juliensium, a un certo momento almeno, sembra aver dato il nome all'insieme dei Voconzi: infatti taluni magistrati e sacerdoti sono chiamati Vasiensium Vocontiorum. I Voconzi hanno fornito all'esercito romano truppe ausiliarie, una ala Vocontiorum, un nunerus Vocontiorum: d'altra parte alcuni Voconzi servirono nelle legioni o nelle coorti di pretoriani come volontarî.
Bibl.: O. Hirschfeld, in Corp. Inscr. Lat., XII, p. 160 seg.; C. Jullian, Histoire de la Gaule, II, Parigi 1909, p. 517; J. Santel, Vaison dans l'antiquité, I, Avignone 1927.