VOLOGDA (A. T., 66-67)
Città della Russia d'Europa, situata su ambedue le sponde della Vologda, affluente della Suchona. Il nucleo centrale di Vologda è rappresentato dal Cremlino e dalla vecchia cattedrale di S. Sofia. Il Cremlino sorge sulla sponda più elevata del fiume. Le principali vie, che s'incontrano al centro della città, altro non sono che il prolungamento delle grandi strade provenienti da Arcangelo, da Novgorod e da Mosca. Vologda, in gran parte composta di case di legno, si estende soprattutto lungo le rive del fiume. Non mancano però numerosi edifici di un certo valore artistico e storico. I principali sono il Palazzo di giustizia, del sec. XVII, simile a una piccola fortezza, e il palazzo dell'antico vescovato in stile barocco, ricco di sontuose decorazioni e con uno splendido giardino, trasformato ora in giardino botanico, il quale contiene 500 specie proprie della regione. Caratteristica è la piccola casa fatta costruire da Pietro il Grande lungo le rive della Vologda. Altro ricordo del passato è il monastero di Priluk a circa cinque chilometri dalla città, e che, come molti altri monasteri russi, era a un tempo una fortezza. Nel Cremlino vi è un museo con interessantissime raccolte artistiche, etnografiche e storiche, e nelle chiese si trovano molti quadri e statue di grande valore artistico. Numerose le istituzioni culturali e cioè Scuola normale, scuole industriali e commerciali, l'università operaia e la sezione locale della Società geografica russa che ha sede nel Cremlino. Vologda, che è stata per un certo tempo capoluogo della regione del Nord, è il centro principale dell'industria dell'allevamento del bestiame e della produzione del latte e del burro di tutta la regione. Vi sono poi una fabbrica di macchine agricole, un'officina di materiale ferroviario, fabbriche di laterizî, di cellulosa e di carta. Nei dintorni esistono due grandi sobborghi industriali, Sokol e Sverdlovo. Molto noti sono gli utensili fabbricati a Vologda per la lavorazione del burro. Vologda è collegata per ferrovia a Leningrado, ad Arcangelo, a Jaroslavl′-Mosca e a Perm′; per via d'acqua al Baltico e al Volga. La papolazione di Vologda supera i 72.000 ab. (1935).
Storia. - Vologda sorse come base commerciale durante la colonizzazione del settentrione che Novgorod andò svolgendo nei secoli XI-XII. Il nascente principato moscovita cercò sin dai secoli XIV-XV di sottrarre Volodga a Novgorod; a metà del sec. XV la città passò sotto il dominio di Mosca. Quando nel sec. XVI gl'Inglesi trovarono la via marittima per Arcangelo e s'intensificò il commercio inglese e olandese nel settentrione russo, la città conobbe un grande sviluppo; posta sulle vie che da Mosca conducono alla costa del Mar Bianco, agli Urali e alla Siberia, fu un importante centro commerciale. L'impulso dato al commercio marittimo sul Baltico dalla fondazione di Pietroburgo e il cattivo stato delle strade commerciali tolsero a Vologda molta della sua importanza economica; divenne un'insignificante città di provincia, sede di un prefetto (1780) e poi di un governatore (1796).
Bibl.: G. Lukomskij, V.v eja starine, Pietroburgo 1914; I. Evdokimov, Pamjatniki chudožestvennoj kul'tury na severe, I-II, Vologda 1922.