VULCANIZZAZIONE
Operazione con la quale, mediante trattamento a caldo con lo zolfo o a freddo con soluzioni diluite di cloruro di zolfo in solventi inerti, la gomma passa da materiale plastico a elastico, diventa meno sensibile alle variazioni di temperatura, non è più solubile nei solventi della gomma greggia ma vi si rigonfia, acquistando in tal modo quelle proprietà che ne fanno un materiale di vasta applicazione nell'industria. Dei due procedimenti suesposti, il primo è di gran lunga il più adoperato; quello a freddo serve per vulcanizzare foglie sottili di gomma o comunque oggetti di piccolo spessore per i quali sia preferibile non operare a temperature elevate.
Il processo di vulcanizzazione a caldo con zolfo (mescolanze di gomma e zolfo o di gomma, zolfo e ingredienti) richiede temperature superiori a quella di fusione dello zolfo (120°) e una durata di più ore e anche di un giorno e più, quando si voglia, per es., ottenere ebaniti. Per accelerare la durata del processo, e quindi per ragioni prevalentemente di economia (minore spesa di combustibile e migliore utilizzazione degl'impianti), s'impiegano sostanze, in generale organiche, chiamate perciò acceleranti di vulcanizzazione. L'impiego di tali acceleranti permette di raggiungere altri scopi, come quello di abbassare la temperatura di vulcanizzazione, di migliorare le proprietà fisiche del vulcanizzato e la sua resistenza all'ossidazione e all'invecchiamento e, anche per effetto del minore tenore in zolfo richiesto dalla vulcanizzazione in presenza di acceleranti, di ottenere una discreta insensibilità a variazioni, anche relativamente ampie, della temperatura o della durata di vulcanizzazione. V. anche gomma elastica, XVII, p. 516 segg.