Van Dyke, W.S. (propr. Woodbridge Strong)
Regista cinematografico statunitense, nato a San Diego il 21 marzo 1889 e morto suicida a Brentwood (California) il 5 febbraio 1943. Prolifico autore molto apprezzato dal grande pubblico, si misurò con i generi più di-sparati, lavorando in modo così veloce ed economico da guadagnarsi il soprannome di One-Take-Woody. Ottenne tre nominations all'Oscar, una per il miglior film con Trader Horn (1931), e altre due per la miglior regia con The thin man (1934; L'uomo ombra), primo episodio di una serie di grande successo, e San Francisco (1936).
Figlio di un'attrice teatrale, da bambino recitò nella compagnia della madre, viaggiando per tutti gli Stati Uniti. Dopo il diploma svolse lavori occasionali per riprendere poi a recitare in teatro; nel 1915, giunto a Los Angeles, fu introdotto nel mondo del cinema, dove iniziò a scrivere sceneggiature e a lavorare come aiuto regista. L'anno successivo fu così uno degli assistenti di David W. Griffith per Intolerance, in cui interpretò anche piccoli ruoli. Assunto poi presso la Famous Players-Lasky come sceneggiatore e regista, si rivelò subito molto produttivo: nel 1917 scrisse e diresse ben dieci film. Dopo la guerra, cui partecipò nella Marina, V. D. tornò a Hollywood, dove realizzò alcuni serial per la Pathé (Daredevil Jack, 1920; Double adventure,1921), e numerosi western, come Winners of the wilderness (1927; La gloriosa avventura) e Wyoming (1928; Il confine violato), prodotto dalla Metro Goldwin Mayer. Proprio dalla MGM V. D. fu inviato a Tahiti come assistente di Robert Flaherty per White shadows in South seas (1928; Ombre bianche), ed ebbe la grande occasione di terminare il primo film sonoro della major. Ispirato al romanzo di F. O'Brien sulla storia d'amore tra un medico e una giovane dell'isola ma ricco di riprese documentaristiche, il film si rivelò un enorme successo. Tornato negli Stati Uniti V. D. partì subito per l'Africa, dove realizzò Trader Horn, ancora una miscela di documentario e finzione. Il materiale girato in Africa e inutilizzato suggerì ai dirigenti della MGM di riprendere la serie dedicata a Tarzan, personaggio creato da E.R. Burroughs nel 1912, affidando a V. D. il primo episodio sonoro, Tarzan, the ape man (1932; Tarzan l'uomo scimmia), con il nuotatore olimpico Johnny Weissmuller, che ne sarebbe divenuto l'interprete più famoso. Nel 1933 il regista si avventurò per l'ultima volta in una grande spedizione, partendo per l'Alaska per realizzare Eskimo, sulla vita di un cacciatore eschimese contaminato dall'incontro con la civiltà. Dell'anno successivo è invece la divertente commedia giallo-rosa The thin man, ispirata all'omonima detective story di D. Hammett, che avrebbe dato vita a una vera e propria serie di cui V. D. diresse altri tre episodi: After the thin man (1936; Dopo l'uomo ombra), Another thin man (1939; Si riparla dell'uomo ombra), Shadow of the thin man (1941; L'ombra dell'uomo ombra). Incentrato sulle avventure del ricco investigatore dilettante Nick Charles (William Powell) e della sua perspicace moglie Nora (Myrna Loy), il film, tra i battibecchi della coppia e i misteri da indagare, inaugurò un vero e proprio, fortunatissimo filone. Nel frattempo, V. D. aveva diretto il kolossal San Francisco, tra i maggiori successi al box office della MGM, melodrammatica storia d'amore ambientata durante il terremoto del 1906, interpretata da Jeanette MacDonald, Clark Gable e Spencer Tracy. Del 1938 è Marie Antoinette (Maria Antonietta) ricostruzione storica non del tutto riuscita, ma con una buona prova della protagonista (Norma Shearer). Un richiamo alle atmosfere di The thin man rappresenta invece It's a wonderful world (1939; Questo mondo è meraviglioso), giallo con toni da commedia interpretato da James Stewart e Claudette Colbert. L'attività del regista si concluse con Journey for Margaret (1942), mélo sulle vicende di una coppia di americani che adottano un orfano di guerra.
R.C. Cannom, Van Dyke and the mythical city, Hollywood, Culver City (CA) 1948.