WABELSDORF
Località del Distretto di Klagenfurt in Carinzia, Austria. In questo centro è stata scoperta una grande zona sacra dedicata a divinità celtiche campestri che, a giudicare da rari trovamenti di ceramica, fu frequentata dal I sec. a C. fino alla tarda antichità
In netta antitesi con i complessi dei templi romani dalla forma rettangolare e disposti assialmente, un muro poligonale racchiude qui sei piccole cappelle irregolari sparse senza ordine nell'area, le quali una volta presentavano forse bassi zoccoli di muro con una sovrastante costruzione a travi portanti e tetto a due spioventi di paglia o di assicelli. Il solaio sotto il tetto era munito di piastre rotonde o di pietra La cappella più grande mostrava ancora la posizione comune nei santuarî celtici, quella cioè dell'altare o del basamento della statua di culto isolati nel centro dell'ambiente. Nell'angolo N-O della cella della cappella B si trovava una fossa accuratamente coperta di sassi, nella quale in una determinata epoca, avendo il santuario cessato di esistere come tale, era stata riposta la stipe di culto. Purtroppo al momento della scoperta le cose più importanti erano state già da tempo rapinate. Come in ogni zona di culto celtico, non mancava neppure qui il fonte sacro Una cisterna circolare esisteva a S dentro le mura di cinta un bacino quadrato esterno, un tempo coperto da un tetto poggiante su sei pilastri, sì trovava a N. Secondo le iscrizioni di due altari trovati nell'interno del recinto, forse accanto ad altre divinità celtiche, vi si venerava il Genius cucullatus, il buon genietto con mantello a cappuccio (v. telesporo).
Bibl.: H. Vetters, Der heilige Bezirk vom Wabelsdorf, in Carinthia I, CXXXVI-CXXXVIII, 1948, pp. 280 ss.