Gropius, Walter
Un maestro dell'architettura razionalista
Walter Gropius è stato uno dei padri dell'architettura moderna. Il suo metodo progettuale si è coerentemente svolto nella ricerca di un'architettura funzionale ed è arrivato ai massimi livelli con l'istituzione della scuola artistica Bauhaus, di cui Gropius è stato direttore e progettista della sede di Dessau. L'impegno per un'architettura sociale si è espresso in numerosi progetti per residenze economiche, sviluppati nell'ultimo periodo della sua attività negli Stati Uniti
Walter Gropius nacque nel 1883 a Berlino e sin da giovane fu a contatto con le problematiche dell'architettura: il prozio Martin Gropius era preside della Scuola di arti applicate di Berlino, mentre il padre era un ingegnere statale. L'ambiente familiare, quindi, lo stimolò a studiare architettura, prima a Monaco e poi a Berlino, dove poco più che ventenne iniziò anche a fare pratica presso studi professionali. L'evento determinante per la sua formazione fu il periodo trascorso tra il 1908 e il 1910 presso lo studio di Peter Behrens, che in quegli anni era impegnato nei progetti per l'industria elettrica AEG: a fianco del maestro, Gropius iniziò a concepire quel metodo progettuale chiaro e oggettivo, sempre rivolto a privilegiare l'aspetto funzionale dell'edificio, che avrebbe poi sviluppato nelle sue opere.
Fu proprio con progetti di edifici industriali che Gropius, insieme all'amico e collaboratore Adolf Meyer, iniziò la sua carriera. Nel 1911 i due progettarono le Officine Fagus in Germania, caratterizzate dalle facciate rivestite da ampie superfici in vetro sorrette da esili telai metallici: ciò fu possibile poiché la struttura in cemento armato era arretrata e quindi il vetro, fissato ai pilastri, poteva ricoprire l'intera facciata, anche negli angoli, del tutto trasparenti. Nel 1914 Gropius e Meyer furono ancora impegnati nel progetto di un edificio industriale, la fabbrica-modello presentata all'Esposizione del Deutscher Werkbund a Colonia: la pianta è divisa in blocchi e ciascuno di essi presenta una forma diversa, a seconda della funzione da svolgere, con elementi monumentali e quasi classicheggianti nella facciata d'ingresso, che termina però con i modernissimi cilindri trasparenti dei corpi-scala.
Dopo la Prima guerra mondiale Gropius si impegnò soprattutto nel rinnovamento dell'istruzione artistica. Nel 1919 fondò a Weimar la scuola d'arte del Bauhaus, dove tutte le discipline artistiche erano insegnate in relazione all'artigianato e alla produzione industriale. Quando nel 1925 la scuola si trasferì a Dessau, Gropius progettò la nuova sede, vero e proprio capolavoro dell'architettura moderna, che riassume le principali caratteristiche del razionalismo: la pianta è regolata dalle diverse funzioni, sono abolite simmetria e decorazione, sono usati materiali semplici (vetro, acciaio, intonaco). L'edificio è diviso in tre blocchi (alloggi per studenti, aule, laboratori) collegati da un corpo di fabbrica sopraelevato e da un'altra ala che contiene gli spazi per attività in comune (aula magna, mensa, sale per feste e spettacoli).
Ogni blocco, a seconda della funzione, è caratterizzato da soluzioni costruttive diverse: per esempio, l'ala dedicata ai laboratori presenta una facciata interamente vetrata, resa possibile dall'utilizzo di una struttura in cemento armato.
Dopo aver lasciato la direzione del Bauhaus nel 1928, Gropius si dedicò principalmente alla progettazione. Particolare attenzione rivolse ai progetti per abitazioni economiche standardizzate da realizzarsi con elementi prefabbricati, predisponendo anche piani per quartieri residenziali, tra i quali spicca il Torten a Dessau. È molto interessante un suo progetto, non realizzato, per il cosiddetto teatro totale: a pianta ellittica, dove sarebbe stato possibile modificare la posizione di palcoscenico e platee a seconda del tipo di spettacolo da rappresentare.
Dopo un breve periodo di attività in Gran Bretagna, nel 1938 Gropius si trasferì negli Stati Uniti per insegnare alla Harvard University, dove diresse il dipartimento di architettura fino al 1952. L'attività fino al 1969, anno della sua scomparsa, sarà caratterizzata dal duplice impegno, didattico e progettuale, impostato sul metodo del Bauhaus.