HASENCLEVER, Walter
Poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Aquisgrana l'8 luglio 1890. Fu uno dei primi, ma più rumorosi e caratteristici campioni del breve rivolgimento espressionistico.
Già nel 1913 scrisse Der Sohn invocando la rivolta dei figli contro i padri. In piena guerra oppose al mondo dell'odio il suo credo di pace e d'amore, attraverso a un rifacimento della classica Antigone; durante la crisi rivoluzionaria combatté per la nuova Zweckkunst, per la poesia a finalità politico-sociale (cfr. Der politische Dichter, Lipsia 1919). Si volse a forme sempre più astratte e cerebrali di teatro (Die Menschen, Berlino, 1918; Jenseits, Berlino 1920 ecc.), però negli ultimi anni approdò ai lidi della commediola umoristica o lievemente satirica, facile e superficiale Ein besserer Herr, Napoleon greift ein, Kommt ein Vogel geflogen, né pare che sia rimasta traccia del passato pathos sovvertitore.
Bibl.: P. J. Cremers e O. Brues, W. H., Colonia 1922; L. Mazzucchetti, Il nuovo secolo della poesia tedesca, Bologna 1926.