AMELUNG, Walther
Archeologo, nato a Stettino il 15 ottobre 1865, morto il 12 settembre 1927 a Bad Nauheim. Trascorse la maggior parte della sua vita in Roma, e dal 1922 diresse il riaperto Istituto archeologico germanico di Roma.
Venne alla filologia greca e alla storia dell'arte dal teatro drammatico. Discepolo a Monaco di H. Brunn, iniziò nel 1893 con P. Arndt la grande ricerca e pubblicazione di antiche sculture, Einzelaufnahmen antiker Skulpturen. Attendendo a questo lavoro redasse il suo ottimo Führer durch die Antiken in Florenz (Monaco 1897). Dotato di squisito senso d'arte, dedicò tutte le sue cure allo studio della plastica greca, della quale riuscì a essere uno dei più insigni e sicuri conoscitori. Oltre alla fondamentale Bescheibung der Skulpturen des Vatikan. Museum (Berlino 1903-08, voll. 4), numerosi articoli hanno reso servigi alla scienza, specie con la ricomposizione e la ricostruzione, attraverso copie frammentarie, di originali greci. Tradusse Catullo (Jena 1911) e Sofocle (ivi 1922).