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RITZ, Walther

di Giorgio Diaz de Santillana - Enciclopedia Italiana (1936)
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RITZ, Walther

Giorgio Diaz de Santillana

Fisico svizzero, nato il 22 febbraio 1878 a Sion (Valais), morto a Gottinga il 7 luglio 1909. Studiò al Politecnico di Zurigo, poi a Gottinga, a Leida e a Parigi. I maestri che ebbero più influenza su lui furono D. Hilbert, W. Voigt e H. A. Lorentz. Fin dall'inizio, si dedicò alla fisica matematica dove conseguì brillanti successi. Ma la tubercolosi venne a stroncargli le giovani energie e a misurargli parcamente il lavoro a partire dal 1903. Proprio in quell'anno, egli aveva concepito nuove idee sull'elettrodinamica: preferì bruciare rapidamente quanto gli restava di vita, pur di portare a termine quella che egli considerava la sua missione.

I primi lavori di R. si riferiscono alla teoria delle righe spettrali. A lui si deve una modificazione della formula di Rydberg per le serie di righe spettrali, e, soprattutto, la scoperta dell'importantissimo principio di combinazione che collega tra loro le frequenze di diverse righe di uno stesso spettro. Abbozzò anche una teoria degli spettri di bande che la malattia gl'impedì di portare a compimento.

In un secondo gruppo di lavori il R. indicò un nuovo metodo di calcolo per i problemi dipendenti dalle equazioni a derivate parziali. L'ultimo suo lavaro fu l'abbozzo di una nuova elettrodinamica.

Le opere di R. sono state raccolte e pubblicate a cura della "Société Suisse de Physique" nel 1911.

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