Wang Qingsong
– Artista cinese (n. provincia di Heilongjiang 1966). Ha studiato pittura alla Sichuan academy of fine arts. Dal 1996 ha iniziato a sperimentare e a utilizzare prevalentemente il mezzo fotografico, privilegiando il digitale. Rappresenta stereotipi della società cinese, per la quale anche personaggi come Cristo e Buddha sono diventati icone del consumismo e dei messaggi pubblicitari. Tra le sue opere più interessanti esemplare è Romantique (2003), una fotografia (lunga oltre 6 m e alta 1,20 m) nella quale ha realizzato in successione una serie di tableaux vivants ambientati in una sorta di giardino magico dai colori sgargianti, in cui si individuano circa cinquanta figure orientali che si immedesimano in vari personaggi tratti da opere di Michelangelo, E. Manet, S. Botticelli, J.-A.-D. Ingres, D. Velázquez, H. Matisse, P. Gauguin. Molti dei suoi lavori sono il risultato di accurate rielaborazioni progettuali realizzate negli studi di posa cinematografici, come il Beijing film studio, con modelli viventi in pose e atteggiamenti studiati nei minimi particolari, che reinterpretano, trasponendole nella realtà cinese contemporanea, opere note di artisti occidentali vissuti in diverse epoche. Ha partecipato alla Biennale di Taipei nel 1998; alla BIG Torino 2000 e alla Biennale di Kwangju, Corea del Sud, nel 2000; alla Biennale di Praga nel 2003; alla Biennale internazionale di fotografia di Guangdong nel 2005 e nel 2009; alla Moscow international photobiennale nel 2006 e nel 2010 alla Biennale di Sydney. Nel 2011 ha esposto all’International center of photography a New York e alla Galerie Paris-Beijing a Parigi.