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Weil

Enciclopedia della Matematica (2013)
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Weil


Weil André (Parigi 1906 - Princeton, New Jersey, 1998) matematico francese naturalizzato statunitense. Tra i fondatori del gruppo → Bourbaki, è stato uno dei più grandi matematici del Novecento. Di famiglia ebrea e fratello della filosofa Simone Weil, si interessò precocemente di matematica. Sia durante gli studi, che compì a Parigi, sia dopo aver presentato la tesi, in cui generalizzò il teorema di → Mordell, Weil visitò varie università straniere, tra cui Roma, dove entrò in contatto con F. Severi e la scuola italiana di geometria algebrica, e Göttingen, dove collaborò con E. Noether. Dal 1933 al 1940 insegnò all’università di Strasburgo. Nel 1935 fu tra i fondatori della Association des collaborateurs de Nicolas Bourbaki, che si proponeva di rinnovare l’insegnamento della matematica e di costruirne l’intero edificio su fondamenta unitarie e assiomatiche. Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale trascorse un periodo in carcere per diserzione, insegnò (1945-47) all’università di San Paolo in Brasile, quindi si trasferì negli Stati Uniti, prima all’università di Chicago (1947-58) e poi all’Institute for Advanced Study della Princeton University, dove rimase fino alla morte. In ogni settore della matematica Weil cercava di saperne «meno degli esperti, ma più del matematico medio» e in effetti dette contributi importanti in molti campi della matematica: la geometria differenziale, i gruppi topologici, la geometria algebrica, la teoria dei numeri, l’analisi armonica, le forme quadratiche, le funzioni modulari, i gruppi di Lie. Negli anni Quaranta, Weil approfondì i suoi studi di geometria algebrica e impresse loro una direzione più astratta, basando lo studio delle curve sui nuovi concetti algebrici strutturali anziché sui più tradizionali strumenti analitici. Le sue idee furono riprese successivamente da A. Grothendieck che, nei successivi anni Sessanta, mise al centro della geometria algebrica il concetto di → schema. Dalla fine degli anni Settanta, fu in contatto epistolare con R.P. Langlands e si occupò di alcuni dei temi legati al suo programma. Nel 1979 gli fu conferito il Premio Wolf per la matematica.

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