Pseudonimo del regista cinematografico e teatrale tedesco Werner Stipetic (n. Monaco 1942). È autore tra i più originali e significativi del cinema tedesco contemporaneo. I temi della emarginazione e della ribellione sono al centro dei suoi film, che H., alla ricerca di immagini non consumate, realizza spesso negli angoli più selvaggi del pianeta, con lo stesso gusto avventuroso dei suoi personaggi folli ed eroici: Lebenszeichen (1967), film d'esordio; Fata Morgana (1970); Auch Zwerge haben klein angefangen (1970); Aguirre, der Zorn Gottes (1972); Jeder für sich und Gott gegen Alle (L'enigma di Kaspar Hauser, 1974); Herz aus Glas (1976); Stroszek (La ballata di Stroszek, 1977); Nosferatu, Phantom der Nacht (Nosferatu, il principe della notte, 1979); Fitzcarraldo (1982); Cobra Verde (1987); Schrei aus Stein (1991). Le violenze e gli orrori della guerra del Golfo gli hanno ispirato, nel 1992, Lektionen in Finsternis. Ha poi diretto e interpretato The white diamond (2004) e curato, tra l'altro, la regia di Invincible (2001), The wild blue yonder (2005), Grizzly man (2005), Rescue Dawn (2006), Encounters at the end of the world (2007), Bad lieutenant: port of call New Orleans (2009), My son, my son, what have ye done (2009), Happy people: a years in the taiga (2010). Nel 2012 ha recitato nella pellicola Jack Reacher, di cui è stato anche produttore. Per il teatro si ricordano le regie di Norma (1994), Tannhauser (1998) e Fidelio (1999). Insignito del Pardo d'oro alla carriera del Festival di Locarno nel 2013, della sua produzione successiva vanno citati la pellicola Queen of the desert (2015), di cui è stato regista e sceneggiatore, e i docufilm Lo and Behold. Reveries of the connected world (2016) e Nomad. In the footsteps of Bruce Chatwin (2019).