Ecclesiastico inglese, fondatore della Chiesa metodista (Epworth 1705 - Londra 1791). Cresciuto in ambiente anglicano, durante gli studî a Oxford meditò molto l'Imitazione di Cristo e fu a capo di una società religiosa di giovani fondata dal fratello Charles, con cui si dette a una regola metodica di vita (metodisti). Dopo una visita in America e alle comunità pietistiche di Herrnhut, W. ebbe una improvvisa esperienza di conversione totale al Vangelo, che poi si dedicò a predicare e a propagare infaticabilmente (24 maggio 1738). La sua predicazione, che intendeva restare nell'ambito della Chiesa anglicana (e vi rimase in effetti finché non ne fu espulso), era fatta all'aria aperta quando le cappelle venivano chiuse; era rivolta alle masse incolte; aveva carattere missionario, sentimentale e irrazionale. Provocò un grandioso movimento di risveglio religioso che (a parte l'avversione per ogni forma di cultura, a cominciare da quella umanistica) richiamava alcuni caratteri del primo romanticismo. Il distacco dalla Chiesa anglicana avvenne nel 1784. Tra le sue numerose opere si ricordano il Journal e i Sermons. W. organizzò egli stesso saldamente la sua nuova Chiesa, che ebbe rapidissima diffusione nel mondo anglosassone.