Wien-Film
Società austriaca di produzione cinematografica, fondata a Vienna nel dicembre del 1938 a seguito della statalizzazione operata dal regime nazista della Tobis-Sascha Film. Artefice dell'operazione che permise il passaggio della Tobis-Sascha in mani tedesche fu il finanziere Max Winkler con la sua Cautio-Treuhand GmbH, già attivo negli anni precedenti per favorire il passaggio sotto il controllo del Terzo Reich dell'intera industria cinematografica tedesca. Sotto la nuova amministrazione, la W.-F., nome che rendeva conto della trasformazione avvenuta, si mantenne all'inizio nei canoni tradizionali del cinema austriaco, producendo soprattutto film di intrattenimento, lontani dai dettami improntati al vivere quotidiano tedesco imposti da P.J. Goebbels, quasi testimonianze velate di una continuità culturale con il passato in un Paese che con l'Anschluss (1938) era divenuto una provincia del Terzo Reich, e naturalmente opere di propaganda come Heimkehr (1941) di Gustav Ucicky. Con la fine della guerra i tre studi della W.-F. a Rosenhügel, Schönbrunn e Sievering vennero rilevati dagli alleati: le prime due strutture furono riconsegnate al governo austriaco il 17 giugno 1946, mentre lo studio di Rosenhügel rimase ai sovietici fino alla fine del regime di occupazione nel 1955. Nella generale riorganizzazione del cinema austriaco nel dopoguerra, che vide tra l'altro la fondazione nel 1946 della Sascha-Film Verleih-und Vetriebs GmbH, la W.-F. iniziò quel suo peculiare cammino caratterizzato soprattutto dall'affitto delle sue strutture, di alto livello tecnico e professionale, a produzioni nazionali e internazionali. La suddetta dipendenza e il controllo economico del governo austriaco sulla W.-F. esercitò poi un ruolo di grande rilievo nella sua storia. Gli studi di Rosenhügel e Sievering ‒ quello di Schönbrunn fu acquistato nel 1955 dalla televisione austriaca ‒ divennero teatro di numerose realizzazioni, tra le quali si ricordano The third man (1949; Il terzo uomo) di Carol Reed, Wiener Walzer (1951) di Emile Edwin Reinert, Der letzte Akt (1955; L'ultimo atto) di Georg Wilhelm Pabst, Sissi (1955; La principessa Sissi) di Ernst Marischka e gli altri due film della serie (rispettivamente del 1956 e del 1957). Proprio durante gli anni Sessanta incominciò per la W.-F. la crisi, dovuta non solo al generale calo degli introiti del cinema austriaco, erosi dalla televisione, quanto allo sviluppo del processo tecnologico, che rese le case di produzioni sempre più indipendenti dagli onerosi affitti degli studi. A causa di una situazione economica sempre più difficile, la W.-F. verrà liquidata dal ministro delle finanze Franz Vranitzky nel 1985.
F. Antel, C.F. Winkler, Hollywood an der Donau, Wien 1991.