WIETENBERG
Colle presso SighiŞoara (Romania), denominato anche Dealui Turcului, lungo la valle della Tîrnava con un'importante stazione dell'Età del Bronzo e dacica, del La Tène tardo.
La ceramica caratteristica della stazione dell'Età del Bronzo, riscontrata in Transilvania in ben 18o punti, è stata compresa sotto la denominazione di cultura di Wietenberg. Il suo principale centro di diffusione è lungo il corso medio del MureŞ, un altro nella vallata del SomeŞ. Nella Transilvania meridionale e orientale le scoperte sono più rare. Vasi d'importazione tipo W. si trovano oltre i Carpazi sul territorio della cultura di Monteoru (v.) e ad O sull'area di diffusione della cultura di Otomani (v.).
Le stazioni, prive di elementi distintivi caratteristici, sono raramente situate su alture fortificate: a volte sono installate in grotte. Le abitazioni sono in superficie, ma non ne sono ancora perfettamente note forma e dimensioni.
La ceramica della cultura W. si distingue per la sua decorazione ricca e accuratamente eseguita: stampiglie dentate o triangolari, tratteggi incrociati e scanalature. I principali motivi ornamentali sono spirali, meandri e fasce composte di triangoli, rombi e linee in zig-zag. I piatti sono ornati da spirali con croci centrali, tra le quali la più caratteristica è una croce con appendici spiraliformi, simile a un motivo che è frequente nella ceramica villanoviana. Spesso la bocca del vaso è ondulata; la zuppiera con imboccatura arcuata in quattro angoli può essere considerata una forma caratteristica di questa cultura. Forme più rare sono i vasi sferici con tre orifizi, vasi in forma di scatola o di anitra. Pochi oggetti in metallo possono essere attribuiti con certezza a questa cultura. Relativamente numerosi sono gli utensili di pietra quali lame, asce piatte levigate, come anche asce con il foro per il manico. Coltelli ricurvi di pietra hanno servito da falce. Il rito di seppellimento è a incinerazione, in urne.
Una serie di oggetti analoghi a quelli dei livelli X-XIV della stazione di Pecica nel Banato e la ceramica d'importazione trovata nelle stazioni della cultura Otomani (v. otomani) datano la cultura W. alla fine del periodo iniziale e in quello medio del Bronzo, corrispondente alle fasi A2-B della cronologia di P. Reinecke. Questa sincronizzazione rapportata alle tombe a fossa di Micene, indica quale data assoluta della cultura il sec. XVI a. C., beninteso con un certo margine di tempo, oltre questa data approssimativa. Si possono osservare rapporti diretti tra la cultura W. e il mondo miceneo. Un grande focolare ornato da triangoli e spirali trovato a W., trova analogia nel mègaron del palazzo di Micene dell'inizio del sec. XIII; sull'area di diffusione della cultura W. sono state scoperte più di sette spade micenee. Non si può precisare in che misura la cultura W. abbia avuto un contatto con i primi elementi hallstattiani penetrati nella Transilvania occidentale. I portatori della cultura, contemporanei ai greci micenei, possono essere considerati Traci.
Bibl.: I. Nestor, in 22. Bericht der Römisch-Germanischen Kommission, 1932, pp. 92-94; H. Schroller, Die Stein- und Kupferzeit in Siebenbürgen, Berlino 1933, pp. 12-20; K. Horedt, in Wiener prähistorische Zeitschrift, XXVIII, 1941, pp. 83-95; D. Popescu, Die frühe und mittlere Bronzezeit in Siebenbürgen, Bucarest 1944, pp. 100-106; id., in Dacia, IV, 1960, pp. 107-137; I. Nestor, in Istoria Romïniei, I, 1960, p. 112 s.