Wikileaks
(WikiLeaks, Wiki-leaks, Wiki-Leaks), s. m. Scandalo suscitato dalla fuga di documenti e notizie contenenti illeciti, pubblici o privati, divulgati da giornalisti e attivisti sotto anonimato.
• Come è potuta accadere la «fuga» di una mole così grande di materiale? «Bisogna considerare che adesso c’è Internet e in due ore si possono scaricare milioni di files. E poi negli Usa è molto comune che esponenti dell’Amministrazione che non sono d’accordo con certe politiche, facciano finire carte d’ufficio sui giornali. Si chiamano leak, perdite d’aqua». Wiki-leaks, appunto. (M. Antonietta Calabrò, Corriere della sera, 29 novembre 2010, p. 9) • Il capo dell’intelligence italiana, in realtà, si troverà a dover rispondere al Copasir proprio sull’accaduto già nella audizione prevista per domani. Un atto «doveroso», dice il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Giacomo Stucchi, sottoporgli la questione dei nuovi documenti di Wikileaks pubblicati da «Repubblica» e «L’Espresso». (Alessia Guerrieri, Avvenire, 24 febbraio 2016, p. 5, Primo piano) • WikiLeaks (dall’inglese leak «fuga [di notizie]») è un’organizzazione internazionale che acquisisce documenti coperti da segreto (di Stato, militare, industriale, bancario) e poi li carica sul proprio sito web. Si autodefinisce editor in chief del sito Julian Assange, che ha avuto qualche grana, non so dire se giusta o ingiusta, con le polizie di mezzo mondo. Il 28 novembre 2010, dopo averlo annunciato diverso tempo prima, Wiki-Leaks rende di pubblico dominio oltre 250.000 documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali etichettati come «confidenziali» o «segreti»: (Rosario Coluccia, Nuovo quotidiano di Puglia, 28 maggio 2017, p. 11, Attualità).
- Dall’ingl. WikiLeaks.
- Già attestato nella Repubblica del 5 febbraio 2007, Affari & Finanza, p. 20 (Paola Fontana), nella variante grafica WikiLeaks.