Wikinomics
s. f. inv. Economia collaborativa, che si arricchisce con il contributo proveniente dalla rete telematica.
• Molte grandi e piccole imprese, a livello mondiale, si stanno avviando, in varia forma e misura, verso quella «Wikinomics» teorizzata nell’omonimo libro di Tapscott e Williams, che descrive il completo rovesciamento delle tradizionali abitudini del marketing e della comunicazione: da una promozione unilaterale di prodotti e servizi a una produzione «partecipata» e costruita, via Rete, con i consumatori stessi. (Gianluca Sigiani, Repubblica, 19 maggio 2008, Affari & Finanza, p. 39) • La Wikinomics diventa Macro e può salvare il mondo dal collasso, grazie agli stessi principi della «collaborazione di massa». Lo sostiene Don Tapscott, che quattro anni fa aveva coniato l’espressione «economia-wiki» (dal nome del software collaborativo con cui si creano siti Internet a cui chiunque può collaborare), descrivendone la portata rivoluzionaria per gli affari. (Maria Teresa Cometto, Corriere della sera, 11 ottobre 2010, Corriere Economia, p. 29) • Autori come Don Tapscott, sostenitore della Wikinomics, puntano sull’idea di collaborazione. Quando si affidano ai computer compiti sempre più critici, il lavoro si trasforma radicalmente. Se la conoscenza è condivisa, la memoria è messa in comune, l’elaborazione personale dei dati si avvale della collaborazione, alla fine la dimensione personale e quella collettiva si confondono. (Luca De Biase, Sole 24 Ore, 19 giugno 2011, p. 45, Nòva24).
- Espressione inglese composta dai s. wiki ‘sito collaborativo’ ed economics ‘economia’.
- Già attestato nella Repubblica del 24 dicembre 2005, p. 27, Cronaca (Riccardo Staglianò), nella variante grafica wikinomics.
> wiki-economia.