ANDERSEN, Wilhelm
Letterato e critico danese. Nacque nel 1864 ed è professore di letterature nordiche all'Università di Copenaghen. Esordì con un'indagine sullo stile manierato e prezioso della fine del '600 (Danske Studier, 1893), e predilesse anche in seguito sempre le ricerche di carattere estetico e psicologico. Ha sensibilità pronta e attenta, gusto educato sui classici, e scrive con limpida e vivace immediatezza, cosicché alcune delle sue opere hanno suscitato largo interesse anche fuori del mondo accademico: specialmente Bacchustoget i Norden (Il corteo di Bacco nel Nord, 1904), piacevole e garbata rassegna dei poeti che cantarono il vino e l'ebbrezza nei paesi scandinavi, e Tiden og Typer af dansk Aandshistoria (Epoche e personaggi della storia spirituale danese, 1907 e segg.), penetrante analisi dell'anima e della cultura danese, studiata negli uomini più rappresentativi. Gli si vuol rimproverare l'impressionistica soggettività del metodo, ma è innegabile che alla comprensione della poesia in Danimarca egli ha portato un contributo considerevole con l'inconsueta ricchezza e finezza delle sue osservazioni. Notevoli sono, fra le sue opere, le monografie su Oehlenschläger (3 voll., 1899-1900), su Paul Moller (1894, 2ª ediz. 1904), su Paludan-Müller (2 voll., 1910), su Pontoppidan (1917) e su Topsöe (1922), e le raccolte di saggi critici: Litteraturbilleder (2 voll., 1903-07), Kritik, Theater (2 voll., 1914), Folk og Mennesker (1919). Tentò anche la composizione poetica personale con i Knud Själlandsfars Tideböger (1902-12), con una Studenterkomedie, rifatta su P. Møller e con un testo d'opera tratto da Holberg. Tradusse in danese le odi di Orazio.